Belluno: elezioni Figc, rischio annullamento. Anche il commissario fa ricorso

C'è anche il ricorso dell'ex commissario straordinario Antonino De Silvestri
Il nuovo presidente della Figc Fiorenzo Vaccari
Il nuovo presidente della Figc Fiorenzo Vaccari
BELLUNO.
Voto a perdere? Non bastava il ricorso presentato dalla lista «Calcio veneto: lealtà e trasparenza», c'è anche quello dell'ex commissario straordinario Antonino De Silvestri e del presidente della Disciplinare, Diego Manente. Le elezioni per il rinnovo del Comitato regionale Veneto di un paio di settimane fa rischiano di essere annullate. Ripetute. La Procura federale si è già mossa e la Corte di Giustizia ha già deciso una scadenza.

Il ricorso della lista che candidava D'Ambrosio alla presidenza e Giorgio Balzan al ruolo di consigliere regionale sarà esaminato già venerdì 5 e già nei giorni successivi si potrebbe sapere qualcosa. La sentenza sarà pubblicata in internet pochi minuti dopo l'emissione. Tempi un po' più lunghi, invece, per il reclamo di De Silvestri e Manente. La cordata vincente, quella che ha visto l'elezione del nuovo presidente Fiorenzo Vaccari e del consigliere Giacomo Fiabane aspetta notizie dagli uffici di Roma, nel frattempo sta facendo quello che bisogna fare in via della Pila, dopo mesi di commissariamento successivi alla squalifica del vecchio presidente Giovanni Guardini e del segretario Maurizio Pozzi per la vicenda delle iscrizioni irregolari e, quindi, di paralisi. Le società venete non possono aver dimenticato quanto è successo quest'estate, tra i gironi sbagliati, i calendari in ritardo, gli indirizzari senza telefoni... Da dire che la decisione sul commissariamento è stata del presidente della Lega nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio.

I due problemi.
Cos'è successo la mattina di quel sabato 16 ottobre, all'hotel Russott di Venezia San Giuliano? Che De Silvestri ha dichiarato sub judice le elezioni, prima che cominciassero le operazioni di voto, sulla base del reclamo di D'Ambrosio. Tutto perché Vaccari e i suoi avevano affittato a loro spese una stanza dell'albergo e una fotocopiatrice. L'intenzione dichiarata era quella di favorire le operazioni di accreditamento. Qualcosa che avrebbe potuto fare anche D'Ambrosio, peraltro. L'altro argomento sul tavolo riguarderebbe le deleghe. Non tutte le società hanno mandato un proprio rappresentante al Russott e la cosa da fare era consegnare la propria delega al consigliere regionale: o Fiabane o Balzan.

Cosa può succedere.
Tra le ipotesi, c'è anche quella che le elezioni siano considerate nulle e si debba tornare a votare. Un'altra campagna elettorale e un'altra trasferta veneziana per le società. Sarà la Corte di Giustizia federale a stabilire se tutto è andato bene o si vada avanti o è tutto da rifare e si ripeta. Sabato 16 era finita 58 per cento a 42 per Vaccari su D'Ambrosio. In palio, ci sono due anni scarsi di governo del Veneto.
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