Belluno-Venezia Polisportivo gremito per l’ultima partita

Ospiti già promossi, ma con al seguito cinquecento tifosi Gialloblù che cercano un miracolo per arrivare ai play off
Cruccu Interpress Venezia, 18.12.2011.,- Campionato di calcio serie D, Venezia Belluno,
Cruccu Interpress Venezia, 18.12.2011.,- Campionato di calcio serie D, Venezia Belluno,

BELLUNO. Com'è allegra Venezia. Già promossa in Lega Pro due e con il suo corteo di 500 tifosi, da sistemare in gradinata Est. Ma anche il Belluno è contento. Forse alle 15 sarà tardi, per continuare a inseguire i play off, dopo i rovesci immeritati con Montebelluna e Legnago, ma la striscia di quattordici risultati hanno fatto diventare lo stesso un campionatone un campionato iniziato a caccia della salvezza. Un ricordo in bianco e nero la squadra in difficoltà, dopo il 4-2 sulla schiena del Penzo di Sant'Elena.

Chi se la perde. La squadra di Giancarlo Favarin è salita di categoria con il 5-2 all'Ism Gradisca e la sconfitta del Delta Porto Tolle, a Castelfranco Veneto. Oggi dovrebbero giocare diversi ragazzi poco utilizzati, durante l'anno e non rimane che aspettare la fornazione. Nel Belluno, invece, ci sono diverse assenze, per squalica o infortunio: l'attaccante Gianmanco Brotto ha preso una giornata, all'indomani del quarto giallo di Legnago, mentre il collega Andrea Radrezza è ancora incidentato all'adduttore sinistro e ci sono dei problemi di pubalgia per il centrocampista Yari Masoch. In avanti, dovrebbe giocare William Wiesner e in mezzo, Andrea Rosso. Può servire un fuoriquota, perché dietro è pronto a rientrare Lorenzo Cresta, che era fermo per squalifica.

Niente "Dekj" - Zubin. Dovrebbe saltare la sfida tutta slovena tra il bomber di casa Dejan Marijanovic, 14 reti e il connazionale Emil Zubin, capocannoniere insieme a Della Bianca con 22. Questo perché proprio ieri Zubin si è fatto togliere una verruca da un piede e preferisce guarire, per dedicarsi alle partite per lo scudetto della serie D. Quanto a Marijanovic, dovrebbe essere la sua ultima partita in gialloblù: lo aspettano in Lega Pro, ad esempio il Savona. Non sarà l'unico addio il suo.

Raschi in tribuna. Come a Legnago, non sarà in panchina il mister bellunese Roberto Raschi, che ha preso due turni, dopo l'allontanamento con il Montebelluna. Si accomoderà in centrale, lasciando il posto al suo secondo Vittorio De Cet. A fine gara, si potrà sapere qualcosa di più sul suo futuro. E' il primo a sapere di essere un precario, perché insieme al nuovo diesse Augusto Fardin dovrebbe arrivare dall'Opitergina anche il mister Stefano Andretta, ma ci vuole l'ufficialità. «Comunque sia, la squadra ha giocato una grande stagione - sottolinea l'ormai ex diesse Roberto Pavan - i ragazzi sono stati bravi e non dimentichiamo mai che, a torneo in corso, non abbiamo allontanato nessuno. Semmai ci siamo limitati ad aggiungere qualcosa. Sono molto fiero di loro, peccato che sarà dura centrare i play off». I gialloblù sono settimi con Mezzocorona e Jesolo e, tra loro e il quinto posto, ci sono Pordenone e Sacilese.

Ex di giornata. Nel Belluno, attenzione al digì Paolo Mezzacasa, che in laguna ha fatto il segretario e in campo ai mediani Stefano Bono e Andrea Borotto. Entrambi sembrano in partenza (pronto Simone Bertagno), ma eventualmente lasceranno con una grande prova.

Probabili undici. Baù, Lovato, Mastrelli (Garzoni), Furlan, Brustolon, Cresta, Rosso, Bono, Marijanovic, Wiesner, Mosca. Arbitro Serra di Torino, con Cozzella di Novara e Polifrone di Taurianova.

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