Brotto, niente polemiche: «Dedica ai miei compagni»

Belluno calcio. Il match winner fa il signore e chiude il capitolo della contestazione dei tifosi Intanto Stefano Longo vola in finale Giovanissimi del Trofeo delle Regioni

BELLUNO Brotto col botto. Ecco come si fa esplodere il Polisportivo. Segnando un gol da tre punti, al secondo minuto di recupero. Con uno scippo in piena regola: fregata la merenda al compagno di banco o la pensione alla vecchina. Per Gianmarco Brotto, sarebbe troppo facile dedicare la rete a quello che, un paio di settimane fa, aveva insultato lui e sua madre, all'uscita dal campo. «Invece no, la dedica è ai miei compagni di squadra, che hanno sempre creduto in me. Non mi interessa più quello che è successo. Quando non segni o sbagli qualcosa, diventi improvvisamente scarso, mentre se vai in gol, diventi immediatamente un fenomeno. Il calcio è anche questo». Rete da raccontare. Perché un misto di furbizia e intuito: «C'è stato questo retropassaggio di Scappin e sono stato pronto a leggere la situazione. Mi sono lanciato sul pallone e ho saltato il secondo portiere in uscita, mettendo dentro. Ho sbagliato dei gol a porta vuota, vedi quello di Sacile su passaggio di Radrezza, mentre stavolta è andata bene». Salvezza praticamente centrata. Adesso la smetterà anche il bomber padovano di chiacchierare di permanenza in serie D. 44 punti sono tanti: «Al novantanove virgola nove per cento, siamo a posto. A parte gli scherzi, adesso che abbiamo ufficialmente conquistato la salvezza possiamo concentrarci sull'obiettivo più eccitante». Che torneo... Magari sul piano personale non sarà stato un campionato eccezionale, con cinque gol, di cui uno su calcio di rigore, ma a livello di squadra... «Un torneo indimenticabile. Me lo ricorderò per chissà quanto tempo. Adesso non ci rimane che concluderlo nel migliore dei modi. Non eravamo partiti bene, ma adesso stiamo andando a meraviglia». La spalla fa male. C'è mancato poco che Brotto dovesse uscire, dopo quella bastonata alla spalla destra. Aveva preso da pochi minuti il posto di Radrezza e sarebbe stato uno strazio: «Ho cercato di resistere e sono arrivato in fondo. Adesso che mi sono raffreddato, sento un dolore molto intenso, tuttavia spero che mi passi presto, in maniera da essere a disposizione per il SandonàJesolo». Quattro da giocare. E tutte le classifiche da migliorare: «Ho ancora qualche settimane di tempo, per aumentare il mio bottino, senza dimenticare che potremmo anche fare i play off. Ci sono dodici punti a disposizione e dobbiamo per forza provarci. Intanto, ripartiamo da quello che abbiamo fatto nel primo tempo». Longo qualificato. Il Veneto Giovanissimi è in finale del Trofeo delle Regioni. Battuto per 5-3 ai rigori il Lazio (1-1 al 60'). Domani, alle 9.30, a Scanzano, Stefano Longo e compagni affronteranno il Friuli.

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