Bruno Gava, un altro incrocio con le bellunesi

Dopo la vittoria di Feltre, il tecnico attende a Nervesa il suo ex San Giorgio Sedico
Bruno Gava
Bruno Gava

SEDICO. Il destino delle due bellunesi di Eccellenza si incrocia, nel momento cruciale del campionato, con quello di Bruno Gava, per due anni condottiero del San Giorgio Sedico e ora tecnico del Nervesa.

Una delle due, la Feltrese, ha già pagato a caro prezzo, domenica scorsa, incassando quattro gol dall'undici di Gava e retrocedendo matematicamente in Promozione. Ma ancor più suggestiva, e certamente più decisiva, sarà la sfida di domenica, a Nervesa, dove Gava ritroverà il suo recentissimo passato. Gli obiettivi sono diversi e la pressione sulle spalle dei sedicensi, virtualmente ai play out, è tanta. Mister Gava, domenica affronterà un San Giorgio Sedico che ha reso al di sotto delle aspettative?

«Non direi così, perché è un campionato molto particolare, in cui le squadre premono sia dal fondo della classifica che più in alto. Devi restare sempre sul pezzo e se sottovaluti qualcuno vieni punito. Il San Giorgio è una squadra con giocatori di spessore e di valore indiscutibile. Non saprei dire se sia più o meno forte di quello che allenavo io l'anno scorso, ma questi ragionamenti lasciano il tempo che trovano. L'anno scorso tutto è girato per il verso giusto. Quest'anno, magari, il San Giorgio può aver pagato qualche infortunio e qualche distrazione di troppo. Ma ci daranno filo da torcere e che chiuderanno a testa alta questo campionato».

Dal San Giorgio alla Feltrese, ormai aritmeticamente retrocessa. «Avere una squadra giovane è un'arma a doppio taglio. Se riesci ad ingranare bene e ottenere qualche risultato positivo all'inizio il morale ne risente, acquisisci maggiore fiducia e puoi riuscire a fare bene. Quando, invece, le cose si mettono male fin dal principio paghi dazio. Ad ogni modo, non ho visto assolutamente una squadra che merita l'ultimo posto in classifica. Noi abbiamo trovato il primo gol proprio alla fine del primo tempo in maniera un po' fortunosa. Poi abbiamo segnato il secondo e solo a quel punto gli avversari si sono disuniti. Ma fino a quel momento avevano dimostrato di essere una squadra che si impegna e che può mettere in difficoltà gli avversari. Non è un caso che, soltanto poche settimane fa, abbiamo battuto il Martellago o pareggiato col QdP».

Ma squadra giovane è anche il suo Nervesa che, invece, si sta comportando davvero bene...

«Siamo ad un punto dai play off e, a parte il passo falso nel recupero con il Liapiave, che ora occupa la seconda posizione, stiamo facendo bene. All’inizio della stagione la società ed io avevamo deciso di aprire un nuovo ciclo puntando su un gruppo giovane e completamente rinnovato. Abbiamo cambiato la squadra ma adesso i risultati stanno premiando le nostre scelte».

Infine, la corsa alla promozione diretta. Quali sono le favorite? «Per il primo posto è una bagarre. Le tre squadre che si contenderanno la promozione diretta sono Carenipievigina, San Donà e Liapiave. L'unica che può provare a mettere loro i bastoni tra le ruote è il Treviso, mentre non vedo così quotata la Vigontina».

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