Bufera doping sul fondo, positiva Eleonora Prigol
FELTRE. Doping. Doping pesante. Nello sport giovanile. Nello sci di fondo giovanile. La notizia è stata diramata dal Coni ieri pomeriggio e ha colpito come un fulmine a ciel sereno il movimento che sta vivendo le ultime battute della stagione 2016-2017: una fondista Junior positiva.
Si tratta di Eleonora Prigol, feltrina, classe 1997, atleta tesserata per il Centro sportivo dei Carabinieri dopo il passaggio, lo scorso 1 gennaio, dalla Forestale.
«La Prima Sezione del Tribunale nazionale antidoping», si legge nella nota Coni «in accoglimento dell'istanza di sospensione cautelare proposta dalla Procura nazionale antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l'atleta Eleonora Prigol (tesserata Fisi) riscontrata positiva alla sostanza eritropoietina ricombinante a seguito di un controllo disposto da Nado Italia (l'organizzazione nazionale antidoping, derivazione della Agenzia Mondiale Antidoping - Wada ndr) al termine della manifestazione sciistica Campionati Italiani Individuali tc Aspiranti/Juniores m/f' svoltasi a Passo Cereda il 26 febbraio scorso».
In quell'occasione, sulla pista al confine tra il Primiero e l'Agordino, Eleonora aveva ottenuto la settima posizione, a quasi due minuti dalla vincitrice. Domenica, un secondo posto in una gara regionale in Valle di Garès. Componente della squadra regionale, nel corso della stagione la ragazza feltrina ha conquistato diversi piazzamenti a livello nazionale ma senza mai salire su un podio tricolore o eccellere.
Ora, questa "tegola" che lascia sconcertati. Perché il prodotto incriminato non è uno qualsiasi bensì la famigerata Epo, l'eritropoietina, farmaco utilizzato per curare le anemie in pazienti affetti da malattie renali o da malattie del sangue e che, nello sport, viene utilizzato aumentare il trasporto di ossigeno. Diversi i rischi derivanti dall'utilizzo, in primis quelli legati all'incremento di viscosità del sangue che predispone l'atleta alla possibilità di trombi. Negli anni Novanta e negli anni Duemila l'Epo è stata legata, in particolare, all'ambito del ciclismo. Ma anche dello sci di fondo e, più in generale, agli sport di resistenza. Nomi altisonanti come il ciclista statunitense Lance Armstrong, il fondista tedesco Johan Muehlegg o il marciatore altoatesino Alex Schwazer sono finiti nelle "rete" in questi. Ma sono stati "pizzicati" anche atleti amatoriali o appartenenti alle categorie giovanili. E sono proprio questi ultimi casi, relativi a ambiti dove lo sport dovrebbe essere passione, competizione sana e desiderio di stare bene.
Ora, come di prassi, prima del verdetto definitivo si aspetteranno le controanalisi e le eventuali giustificazioni.
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