Calcio a 5, c’è un po’ di Fortogna negli scudetti di Paolo Del Grosso

Il preparatore dei portieri del Pesaro è molto legato al Bellunese
Gianluca da Poian
Alessandro Sacchet e Paolo Del Grosso
Alessandro Sacchet e Paolo Del Grosso

FANO

Tre scudetti in bacheca, più un quarto nella stagione del Covid che sarebbe difficilmente sfuggito. Senza contare relative Coppe Italia e Supercoppe, in quanto il Pesaro ha dominato le ultime stagioni del calcio a 5 italiano.

E un po’ di merito nei vari trionfi lo ha di sicuro colui che da ormai quattro anni allena i portieri biancorossi. Paolo Del Grosso, 37 anni. è marchigiano, nel suo ruolo è considerato tra i migliori in Italia.

Meno conosciuto è invece il forte legame con il territorio bellunese. La zia materna infatti ha sposato Piero Sacchet di Fortogna, e così nella frazione del comune di Longarone c’è un’ampia parentela sempre pronta a festeggiare i trionfi del cugino. Tra tutti, ecco Alessandro Sacchet, titolare dell’Alex Bar di Fortogna e presente a Pesaro nel giorno di gara 3 valsa l’ultimo scudetto contro la Feldi Eboli.

DAL CAMPO… ALLA PANCHINA

Del Grosso ha difeso i pali di diverse compagini della zona di Fano, tra le quali Palextra Fano, Buldog Lucrezia, San Costanzo, Fano. Ma è ad allenare i colleghi che si è preso le soddisfazioni più belle.

«A causa di alcuni guai fisici che mi hanno un po’ tormentato, ho iniziato presto il nuovo percorso. Dopo alcune esperienze, la svolta è giunta quando sono stato chiamato dall’IC Futsal di Imola nel 2018. Ho avuto quindi modo di confrontarmi con la serie A, mentre per la stagione successiva sono andato a Pesaro. Mi voleva pure il Kaos in realtà, poi non iscrittosi».

Nelle Marche avuto modo di conoscere Fulvio Colini, l’allenatore più vincente del futsal italiano; sua la storica Champions League ottenuta con il Montesilvano nel 2010.

«Un tecnico di livello assoluto, e peraltro sono l’unico componente dello staff ad essere rimasto assieme a lui in tutti e quattro i campionati. Devo solo ringraziarlo per la crescita professionale avuta».

Adesso il futsal italiano va verso una rivoluzione, considerata la riduzione del numero massimo di giocatori stranieri (non formati) schierabili in distinta. Lo stesso Pesaro cambierà strategie sul mercato, tanto da aver rinunciato al diritto di rappresentare l’Italia nella prossima edizione della Champions. C’è comunque il desiderio di difendere il titolo nazionale, ci mancherebbe.

LE SCIATE IN ZOLDO

Di sicuro Del Grosso sente un forte legame con il Bellunese.

«Eccome. Innanzitutto ho diversi parenti che vado a trovare quando posso. Da piccolo trascorrevo sempre le vacanze invernali lì a Fortogna, andando poi sulla neve in Zoldo. In estate invece venivo raggiunto qui a Fano dove stavamo al mare in compagnia».

Grazie al cugino Alessandro, il preparatore dei portieri pesarese ha avuto modo di conoscere anche Gabriele De Francesch, il tecnico pontalpino ex Sedico e da pochi giorni nuova guida tecnica dei vicentini del Cosmos Nove. C’è molta Belluno dunque nel cuore di Del Grosso. Un cuore peraltro tricolore.

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