Calcio a 5 serie A2. Disastro Canottieri Belluno, per la salvezza serve un miracolo
Senza scusanti il ko sul campo del fanalino Isola. La retrocessione diretta sarà evitata solo con due successi

Sprofonda la Canottieri Belluno in Piemonte e ora solo una duplice affermazione contro Aosta ed Energy Saving consentirebbe quantomeno di accedere ai playout senza dipendere dalle altre.
La matematica non condanna ancora i bellunesi, perché conseguendo tutti i sei punti disponibili Reolon e compagni sarebbero certi di mettere alle spalle almeno l’Energy, dribblando la retrocessione diretta e giocandosi tutto negli spareggi in programma tra fine aprile e inizio maggio.
Tuttavia è l’unica speranza alla quale aggrapparsi, dopo l’ennesima sconfitta esterna stagionale, nella partita in cui già il pareggio non avrebbe chissà quanto soddisfatto.
La doppietta di Dall’Ò non è bastata contro l’Avis Isola, più volte pericoloso nel primo tempo e in grado di ribaltare l’immediato svantaggio. I gialloblù grazie a una rete nel primo tempo siglata da Morrone e le altre tre firmate da Corsini, Fazio e Lai hanno effettuato il sorpasso in coda, lasciando in fondo la Canottieri che peraltro all’ultima giornata osserverà il turno di riposo.
Eppure come detto il pomeriggio era cominciato nel migliore dei modi, con il vantaggio firmato Dall’Ò su punizione e i padroni di casa ben presto gravati di cinque falli.
Ma a conti fatti è stato Lecis il portiere più impegnato - oltre a De Bona entrato per qualche secondo dopo un colpo subito dal collega - almeno sino alla pausa. La Canottieri ha tentato di raddoppiare, a ogni modo si è spenta secondo dopo secondo e l’1-1 realizzato da Morrone è apparso meritato. Il raddoppio di Corsini in avvio di ripresa è stata la mazzata definitiva, pur evidenziando che i bellunesi con l’orgoglio si sono riversati nella metà campo avversaria. Il tris di Fazio al 14.37 ha sentenziato in modo quasi inappellabile e quattrodici secondi dopo l’estremo difensore Lai ha segnato da porta a porta, mentre i bellunesi attaccavano con il portiere di movimento. Qualche istante dopo Dall’Ò ha firmato l’altro gol di giornata personale, ma non è bastato.
«Accettiamo il verdetto del campo», commenta sconsolato il tecnico Alessio Bortolini. «Il primo tempo è stato loro, il secondo nostro. Però quanto esprimiamo non basta e inoltre fatichiamo troppo a segnare in cinque contro cinque».
La Canottieri deve comunque restare in vita finché può e il primo passo è battere sabato alla VHV Arena l’Aosta - senza lo squalifica Robinho - così da andare poi a giocarsi ogni singola speranza in Lombardia contro l’Energy il 29 marzo.
«Di fronte alla non condanna matematica occorrono forza e orgoglio di provarci sino alla fine».
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