Calcio: Maccagnan si «coccola» la Feltrese

Il presidente ha visto una squadra divertente, «e che meritava di più»
Michele Vettoretto centrocampista della Feltrese
Michele Vettoretto centrocampista della Feltrese

FELTRE.
Maturità, t'avessi preso prima. A Porto Tolle, la Feltrese ha dimostrato di poter essere una squadra matura. Diffidare da chi dice che il Delta 2000 non è più la squadra secchiona di una volta, perché i polesani non si sono tirati indietro. Hanno cercato di vicerla, come al solito e c'è mancato poco che la perdessero. Perché davvero l'occasione migliore è capitata al granata Mirko Strappazzon: una cannonata, a un metro dalla porta finita sulla schiena del difensore Crivellari. Sarebbe bastato alzare quel pallo di qualche centimetro, per interrompere il sogno imbattibilità dei polesani. Pacche sulle spalle per tutti, alla fine dell'incontro. Il presidente Marino Maccagnan è sceso negli spogliatoi, per complimentarsi con la squadra: «Ho visto davvero una buona Feltrese. Una squadra, che ha meritato di portare via un punto e, anzi, ne avrebbe meritati addirittura tre. Mi sono veramente divertito, peccato non essere riusciti a vincerla. Volevamo una prova di maturità e direi che l'abbiamo avuta».

Uno strano attacco.
Non c'erano tre punte su quattro, eppure i feltrini sono stati molto pericolosi: «Sabato sera ho saputo che Sandro Tormen non avrebbe potuto essere della partita per via dell'influenza e in settimana mi era venuto a mancare anche Lorenzo Del Din. Pensavo di poterlo utilizzare, il guaio è che ha sofferto di una ricaduta e niente da fare. Ho fatto giocare Strappazzon fuori ruolo e Favaro, una coppia del tutto inedita, che però se l'è cavata. Non avevamo grandi punti di riferimento, in ogni caso siamo andati molto più vicini al gol dei nostri avversari».

Fosse sempre Delta.
Uno spasso affrontare chi ti lascia giocare. Non ti pressa fin sotto la doccia e pensa a divertirsi. Domenica prossima non sarà senz'altro così: una battaglia con il Romano dell'ex Belluno, Igor Voltolini. Gente che deve pensare a mettersi in salvo: «Eppure dovremo cercare di vincere - avverte di direttore sportivo Rinaldo Mazzonetto - cosa che sarà più facile se giocheremo con la mentalità di Porto Tolle. Finora avevamo fatto risultato in pochi scontri diretti, vedi il Liapiave, piuttosto che l'Ardita: laggiù la squadra mi è parecchio piaciuta. Non abbiamo mai mollato e ripeto che una nostra vittoria non sarebbe stata per niente illegittima».

Il Belluno riprende.
L'altro ieri sosta per la squadra del capoluogo. In queste ore, la ripresa della preparazione per la Sanvitese. Fuori dal campo, si parla di panchine interrate per il Polisportivo.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi