Calcio, “Momo” 100 volte con il Fiori Barp. «Restare è stata la cosa migliore»
MAS DI SEDICO
Era uno dei sui obiettivi da raggiungere, quando nella recente sessione di mercato caratterizzata dalle tante partenze ha detto “sì, resto” al Fiori Barp. Gli sono bastate un paio di sfide di Coppa Veneto per tagliare il traguardo delle 100 presenze in maglia rossoblù. Ora Ibrahim “Momo” Tasiu guarda già ai successivi step. Il principale è quello di tenere in Promozione la compagine sedicense, sulla cui salvezza non in molti sembrano propensi a scommettere. Eppure, dopo il ko 2-0 a Longarone contro i gialloblù, sabato è giunto un 3-3 meritato contro l’Alpago. È il segnale di una squadra viva e pronta a giocarsela eccome, al di là di qualche pronostico sfavorevole. Con un Ibrahim sempre pronto a guidare i compagni, stavolta pure indossando la fascia da capitano. Ah sì, neanche a dirlo con i gialloverdi un gol lo ha pure realizzato, entrando nel tabellino marcatori assieme a Lambarki e Ghodbane.
A proposito, niente di nuovo la sua vena realizzativa, comunque: siamo alla rete numero 75 al Fiori Barp. Ogni quattro presenze, segna tre gol. Dato semplicemente impressionante.
Momo, sei “centenario”...
«Vero, e in effetti era proprio un mio desiderio raggiungere la tripla cifra. Gioco al Fiori Barp dai tempi della Seconda Categoria nel 2017 e adesso stiamo per disputare il secondo campionato consecutivo di Promozione: niente male. Avrei potuto essere a quota 100 già in precedenza, però una stagione (2018-2019) l’ho vissuta all’Alpago, poi c’è stata la questione Covid ed inoltre mi sono trovato a fare i conti con un infortunio».
Le più belle soddisfazioni a Mas, quali sono state?
«Ne avrei diverse da elencare. Però di certo i playoff trionfali in Seconda Categoria restano qualcosa di indimenticabile. Se oggi siamo qui, il merito è anche di quelle partite».
Dell’ex Fiori Barp sei rimasto tu e pochi altri.
«Mi ha convinto il presidente Victor Fant a rimanere. Con lui ho un bel rapporto, e peraltro è stato proprio Fant a portarmi a Mas allora. Mette tanta passione in quello che fa e crede parecchio nel sottoscritto. Quando c’è fiducia reciproca con chi sta al tuo fianco, penso sia la situazione ideale».
Difficile però stavolta si giochi per le posizioni più alte di classifica.
«Vero, ora l’obiettivo principale è la salvezza, da conquistare con molti giovani dei quali sono già orgoglioso. Mi fa piacere essere il loro capitano e di provare a guidarli verso la permanenza in categoria. Comunque anche lo scorso anno siamo partiti pensando solo a restare in Promozione: nessuno di noi guardava alle posizioni di vertice, salvo con il trascorrere delle settimane».
Avresti potuto seguire anche tu il tecnico De Battista e molti ex compagni di squadra al Borgo Valbelluna.
«Il legame con De Battista è forte e va al di là di quello esistente tra allenatore e giocatore. Però quando devi prendere delle decisioni è giusto fare una valutazione completa di quali siano i tuoi obiettivi, le tue speranze, i tuoi auspici. Per me la cosa migliore era rimanere al Fiori Barp».
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