Calcio serie D. La Dolomiti Bellunesi crolla a Lignano e pensa al mercato

I bellunesi incassano quattro reti dai friulani. La rosa corta impone interventi obbligatori prima del girone di ritorno

Gianluca da Poian
Il gol del 4-0 del Lignano (Foto di Beppe De Zanet)
Il gol del 4-0 del Lignano (Foto di Beppe De Zanet)

Troppo Lignano e troppa poca Dolomiti. Numericamente e nell’atteggiamento spesso in balia dei comunque bravi friulani, i quali raggiungono quota 25 punti infliggendo ai bellunesi la quarta sconfitta del loro pur positivo campionato.

Semmai, è il secondo ko di fila in trasferta dopo quello rimediato a Treviso nello scontro al vertice. Niente titolo d’inverno con 24 ore d’anticipo e anzi oggi saranno i trevigiani ad aggiudicarselo qualora portassero via almeno un punto dalla trasferta ad Abano contro l’Este.

I dolomitici confidano nello sgambetto dei padovani per affrontare il girone di ritorno da capolista, detto che per continuare a cullare sogni di gloria diventa necessario apprendere dagli errori commessi. La classica giornata storta, intuita in un primo tempo archiviato con lo svantaggio firmato Ciriello e acuita dagli altri tre gol incassati nella ripresa, dove la rimaneggiata difesa non è riuscita a ergersi a consueto baluardo come avvenuto invece sino alla settimana precedente.

La rosa corta ha presentato il conto e intervenire sul mercato sia dietro sia davanti diventa pressoché obbligatorio. Soprattutto se davvero dovesse andare via Visinoni come sembra sempre più probabile e alla luce delle aleatorie certezze riguardanti il rientro di Perez, Diallo e De Paoli.

IL LIGNANO CREA E PASSA

Complice la squalifica di Tiozzo, gioca Chiesa al centro della linea a tre di retroguardia affiancato da Parlato e Alcides, con Capacchione esterno destro. I neopromossi friulani prima del match fanno sfilare tutti i ragazzi del vivaio sotto la tribuna del “Teghil”, stadio da serie B e d’estate casa dei concerti dei migliori artisti nazionali e internazionali.

22 punti in classifica la formazione di Moras, la quale di sicuro mette in pratica un calcio gradevole. Lo si nota soprattutto perché viene spesso saltata la prima linea di pressione e la posizione del trequartista Alessio diventa un problema per una Dolomiti a cui forse manca un po’ di personalità.

Già al quarto d’ora, su lancio lungo Ciriello calcia verso il primo palo e obbliga Carraro a distendersi in corner. Dalla bandierina, l’inzuccata di Alessio transita davanti allo specchio e si accomoda a lato. Pur non brillando, i bellunesi affidandosi soprattutto alle transizioni di Tardivo e alle giocate di Marangon si rendono insidiosi, come quando Jack costringe l’ex Saccon a sporcarsi i guanti. Tardivo è provvidenziale anche in fase difensiva quando toglie palla a Kocic che stava per colpire solo dentro l’area, poi la stessa mezzala su una veloce ripartenza va al tiro creando qualche pensiero al Brian.

Segue una punizione assai dubbia concessa per tocco di mano di Chiesa, dal limite va Bolgan, batti e ribatti, tentativo di Kocic sul palo e da due passi Bevilacqua non riesce a ribadire in porta complice pure un provvidenziale tocco di un difensore. Il Brian va 1-0 dopo una palla persa: Ciriello riceve da sinistra, si accentra e fulmina Carraro. Alla mezz’ora Dolomiti sotto e incapace di organizzare una reazione.

CROLLO VERTICALE

Rimane negli spogliatoi Capacchione, lo sostituisce Visinoni. 4-3-1-2 con Masut e Parlato esterni rispettivamente a destra e sinistra e il trequartista in odore di addio collocato da suggeritore dietro Olonisakin e Marangon. La Dolomiti, pur rischiando sul tiro di Bolgan, in realtà non approccia male la seconda frazione e l’ennesimo spazio attaccato da Tardivo consente alla mezzala di assistere Marangon: tiro a giro bloccato.

Poco dopo, recupero palla Brian su Visinoni, Kocic fa quello che vuole a destra e appoggia al bomber di casa il pallone del raddoppio. Qui la luce si spegne eccome e meno male Ciriello colpisce la traversa sul tiro da limite successivo al cross di Bearzotti. Ultimo lampo dolomitico sul tacco di Visinoni che Tardivo non finalizza, poi il colpo di testa del liberissimo Bolgan al 61’ è il titolo di coda. A giochi fatti, Carraro legge male un retropassaggio all’indietro e il neoentrato Butti usa la scaltrezza e autografa il poker natalizio.

LIGNANO – DOLOMITI BELLUNESI 4-0

BRIAN LIGNANO (3-4-1-2): Saccon; Presello, Bevilacqua (80’ Cigagna), Mutavcic (88’ Pitton); Bearzotti, Tarko (85’ Budai), Variola, Kocic; Alessio; Ciriello (70’ Butti), Bolgan (76’ Zetto). A disposizione: Carmisin, Pittonet, Codromaz, Martini.

Allenatore Alessandro Moras.

DOLOMITI BELLUNESI (3-5-2): Carraro; Parlato, Chiesa, Alcides; Capacchione (46’ Visinoni), Tardivo (65’ Fagan), Brugnolo, Cossalter, Masut; Olonisakin (91’ Pirrone), Marangon (84’ Mizane). A disposizione: Mbaye, Taiappa, Perez, Pegoraro, Schenal.

Allenatore Nicola Zanini.

Arbitro: Teghille di Collegno. Assistenti: Marra di Torino, Minopoli di Napoli.

Reti: 31’ Ciriello; 53’ Ciriello, 61’ Bolgan, 79’ Butti.

Note: spettatori 300 circa. Angoli 6-5. Ammoniti Bevilacqua, Ciriello (L), Tardivo, Fagan (D). Recupero 1’ p.t., 3’ s.t.

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