Canottieri, il sogno svanisce sulla sirena
BELLUNO. Fine del sogno. Quella speranza di quinto posto che la Giesse Canottieri si era faticosamente conquistata a Rovereto svanisce nell’ultima casalinga contro il Maccan Prata. Passano in maniera rocambolesca i friulani, a segno nei secondi finali delle due frazioni, mentre i biancoblù si rammaricano per una partita scivolata di mano nel momento clou.
Ci ha messo del suo l’ottimo portiere ospite Marco Vascello, arrivato a dicembre dalle Came Dosson di serie A e grande protagonista nel corso della ripresa, ma nei frangenti più delicati i bellunesi hanno palesato alcuni limiti che proprio non possono combaciare con le idee di altissima classifica. Detto che la matematica lascia ancora una flebile speranza, legata però alla vittoria sabato in casa del Città di Mestre e alla contemporanea doppia sconfitta di Prata e Thiene, meglio decisamente pensare alla prossima stagione. Può bastare poco per sistemarsi in alto, perché le basi ci sono tutte. Dipenderà naturalmente dalle ambizioni di una dirigenza, ormai abituata a ragionare secondo le reali possibilità.
Resteranno i tre professionisti? Quanti del gruppo bellunese saranno ancora vestiti di biancoblù? Le risposte arriveranno più avanti. Intanto, rimane un filo di amarezza per non essersi tolti la soddisfazione playoff già in questa stagione, ma pure l’orgoglio di aver riportato a Belluno certi ragionamenti.
Tornando alla sfida con il Maccan, c’è una curiosa novità in avvio. La fascia di capitano trasloca dal braccio di Reolon a quello di Boso, il prossimo anno non più alla Canottieri, causa impegni personali. Bortolini non riuscirà comunque a concedergli minutaggio, all’interno di un incontro equilibrato, ricco di errori tecnici e agonisticamente intenso. Quasi meglio gli ospiti in avvio, eppure a passare sono i bellunesi. Parliamo già del minuto 17 inoltrato, quindi più vicino al riposo che non al calcio d’inizio: il gol se lo confeziona tutto Berti, bravo ad eludere il diretto marcatore ed incrociare sul palo più lontano l’1-0.
Dietro l’angolo, però, la beffa. Anzi, dietro la sirena. Perché Alba, non al meglio e piuttosto nervoso per una serie di chiamate arbitrali sempre contrarie, perde un sanguinoso pallone davanti all’area di rigore: raccoglie un friulano in pressione, sfera a Spatafora ed 1-1. Nella ripresa applausi a Del Prete ma soprattutto Vascello, che toglie di tutto dalla sua gabbia. Dove non arrivano le sue mani, ci pensa il palo a negare la gioia del gol a Mati Florez. Ultimi due minuti con Reolon di movimento, ma la difesa ospite è ottima e sull’ultimissimo rilancio Poser trova la traiettoria vincente.
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