Caso Spes-Belluno, slitta ancora la decisione

La Procura ha spedito i deferimenti, ma l’atteso verdetto arriverà solo tra due settimane
Paolo Gamba
Paolo Gamba

BELLUNO. Odissea. Sembra non finire mai la vicenda dell’esposto della Spes Belluno contro la Pallavolo Belluno per la cessione dei diritti della B2 e l’ormai nota vicenda della smart card contesa.

Non ci sono documenti ufficiali, ma la decisione che era attesa per oggi slitta ancora di una quindicina di giorni.

La procura federale si è effettivamente riunita ed ha deciso i diferimenti, questo è certo, anche se non si conoscono nè i termini, nè le persone a cui sono stati spediti. Dopo ciò, è stata decisa la data del dibattimento, che non è però pubblica ma dovrebbe essere tra una quindicina di giorni. Ma anche qui non ci sono certezze.

La vicenda è sempre quella della presidenza contesa della Spes, con Paolo Gamba che si sarebbe dimesso a metà maggio, ma si sarebbe tenuto la smart card per operare con la Fipav, senza restituirla. Con questa smart card sono stati ceduti i diritti e tesserate alcune giocatrici per il Belluno.

Che poi Gamba abbia agito legittimamente o meno lo deciderà la Procura. Il rischio è che la cessione dei diritti venda annullata e che venga ripescato il Chions in B2 ai danni del Belluno.

In questo momento è congelata anche tutta l’attività della Spes, con il nuovo presidente Fabiana Bianchini impossibilita ad operare senza la smart card, pur risultando il numero uno della società per la Agenzia delle entrate.

Anche le altre società si sono lamentate per questo stallo, che non permette tesseramenti certi e in molti stanno auspicando che la Fipav decida al più presto.

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