Cavarzano e Arsiè in finale di rigore
Trofeo Gallo. Battute dal dischetto Castion e Sospirolese alla fine di due semifinali all’insegna dell’ equilibrio
Trofeo Gallo a Cavarzano tra Limana, plavis, cavarzano e ponte
BELLUNO. Saranno Cavarzano e Arsiè a giocarsi il 22° trofeo “Silvio Gallo”. Sia i padroni di casa che gli ospiti hanno conquistato il pass per la finalissima ai calci di rigore, avendo ragione rispettivamente di Sospirolese e Castion. Al Camp de Nogher, sono andate in scena due gare tutto sommato equilibrate. Se era lecito attenderselo tra la squadra di Testa appena approdata in Prima e quella di Signoretto costruita per i piani alti della Seconda, ha colpito in positivo la prova della banda di Lista contro quella più quotata di Pauletti.
Arsiè – Castion.
Apre la giornata il confronto tra biancazzurri arsedesi e neroverdi. Una partita senza particolari sussulti, ma con l’Arsiè ai punti più incisivo, come dimostrano i 5 angoli guadagnati nei primi 25 minuti. Proprio sugli sviluppi di tiri dalla bandierina, al 26’Dalto è il più lesto a saltare in mischia ed insaccare: il gol però è annullato per un fallo. Il Castion replica in chiusura di frazione con una conclusione di Vedana che sorvola la traversa (31’) e un’inzuccata di Soldano (33’). Nel secondo tempo il match è più acceso, ma è sempre l’Arsiè ad avere più occasioni per sbloccare il punteggio: Doro al 10’salva su Spinelli, mentre al 23’respinge una palla insidiosa. L’episodio rompighiaccio non arriva, così si va ai rigori. Ne occorreranno ben 14 per stabilire un vincitore: decisivo l’errore di Losso.
Cavarzano – Sospirolese
. Nella seconda partita, sulla carta la vittoria dei giallorossi parrebbe poco più che una formalità. A sorpresa, invece, sono i biancazzurri di Gron a passare per primi: al 12’Valentinis respinge ma non blocca la conclusione di Comiotto, Pattaro si avventa sul pallone e segna. I bellunesi sono imballati per i carichi della preparazione, mentre i sospirolesi appaiono più sciolti: non si nota la differenza di categoria. Basta in ogni caso un episodio per pareggiare i conti: al 28’Zecchin esce ingenuamente dai pali palla al piede, Pajer gli soffia la sfera e la deposita alle sue spalle. Prima dell’intervallo Farenzena sfiora il raddoppio: Zecchin alza in angolo. Complice la massiccia girandola di cambi, la seconda frazione non decolla.
I giallorossi aumentano la pressione senza però sfondare. Anche in questo caso l’esito è demandato ai tiri dal dischetto. Dagli undici metri i padroni del campo si dimostrano più freddi ed esperti: Pajer, Roccon e Buzzatti traghettano i compagni in finale.
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