Cavarzano, una festa per ribadire un legame col quartiere e la città

Il club ha presentato le squadre e premiato diversi tesserati sottolineando una volta di più l’aspetto sociale del suo lavoro

BELLUNO.Una serata di presentazioni e di premiazioni. Giovedì il Cavarzano, nell’area antistante la Casa di riposo, ha voluto presentare il proprio settore giovanile e la prima squadra; e lo ha fatto davanti ad un pubblico numeroso tra dirigenti, allenatori e genitori dei quasi duecento tesserati giallorossi. La società di Camp de Nogher, ospitata nell’area organizzata dall’associazione “Vivicavarzano”, ha voluto organizzare un evento per festeggiare e sottolineare la propria presenza nel quartiere e nella città di Belluno, evidenziando i due aspetti su cui sta maggiormente lavorando: quello sportivo e quello educativo.

Con l’ingaggio di due figure importanti nel calcio bellunese come Massimiliano Parteli, allenatore della prima squadra, e Roberto Raschi, responsabile tecnico del settore giovanile (oltre a sei insegnanti di educazione fisica), il club giallorosso lavora duramente per crescere veri e propri calciatori. Allo stesso tempo però la società non vuole mettere in secondo piano la crescita dei propri ragazzi: e vuole farlo in un ambiente sano, senza spingere troppo sul risultato, obiettivo importante ma assolutamente non unico come finalità. Dopo aver visto sfilare sul palco tutte le categorie del settore giovanile e infine la prima squadra, la serata si è conclusa con alcune premiazioni speciali.

Enrico Basso, insieme a Bepi Bertoldin, ha premiato, con una maglietta personalizzata del Cavarzano, i ragazzi che si sono contraddistinti durante la scorsa stagione per l’impegno e la costanza.

Questi due fattori sono stati valutati dal numero di allenamenti a cui i ragazzi hanno partecipato. Hanno sfilato quindi sul palco Daniele Di Tommaso, Samuel Da Rech, Samuele De Min, Gabriele Chierchia, Tommaso De Min. Successivamente è stato premiato anche Matteo Mulè, lo juniores che ha ottenuto il voto più alto agli esami di maturità.

Segno che giocare tanto e bene al calcio non fa a pugni col profitto scolastico. Infine hanno ricevuto una maglietta con il proprio nome e il numero cento i cinque giocatori della prima squadra che hanno raggiunto le tre cifre come presenze in giallorosso: Lorenzo De Bon (113), Gianluca Sartori (139), Giovanni Gidoni (173), Marco Paier (176), Giacomo Gidoni (194). —


 

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