Cecchini centra la vittoria in volata nella Granfondo

FELTRE. Seconda vittoria consecutiva - e che vittoria - per Stefano Cecchini del team La bagarre ciclistica, che bissa il successo dell'anno scorso e si conferma il re della Granfondo. E' suo l'ululato sul traguardo della ventiduesima edizione della corsa, al termine di un duello appassionante con Enrico Zen (Beraldo Greenpaper), in una gara resa ancora più epica dalla pioggia iniziata a cadere prima dell'attacco dei fuggitivi all'ultima salita di Croce d'Aune, con un tempo da lupi che ha accompagnato la Sportful Dolomiti race. Chiude il podio Mauro Facci (Panozzo), ex ciclista professionista che nel 2009 al Giro d'Italia ha vestito per un giorno la maglia verde del leader degli scalatori. Non un corridore qualunque e quella di ieri non è stata una gara come le altre, decisa con una volata a due sui 450 metri della salita finale di via Mezzaterra dopo una battaglia infinita, tra allunghi e rimonte, scatti e controscatti. Poi, a 1.500 metri dal traguardo i due fuggitivi si scambiano il cinque, come a dire "vinca il migliore", dopo più di sei ore e mezzo ruota a ruota. Grossi applausi per Nicola Cassol del Pedale Feltrino, che centra il settimo posto. Appena fuori dalla top ten un comunque ottimo Alberto De Carli (Feltrevelò), undicesimo.
Per l'arrivo della prima donna spunta anche un raggio tra le nuvole, che dura quel poco che basta a illuminare il record di Simona Perente (Somec Mg K Vis), alla nona granfondo vinta in stagione. Seconda la sua compagna di squadra Odette Bertolin. Medaglia di bronzo per Maria Cristina Prati (Team del capitano). Ai piedi del podio Elisa Benedet (Alè Cipollini Galassia), quarta. Quinta Patrizia Piancastelli (Scatenati).
È stato lo spettacolo della fatica, come vogliono i 204 chilometri di gara, 4.800 metri di dislivello complessivo e 86 km di salita totali. Panorami stupendi, salite durissime e la corona delle vette per i trionfatori della Granfondo 2016, che ha visto al via del percorso lungo quasi 2 mila atleti - solo 72 donne - sui 4.250 partiti sui due tracciati (gli iscritti erano 4.600, una marea).
Sono in sei ad accendere la sfida, con Cecchini, Zen e Facci tallonati da Bertuola, Ricciardi e Castelnovo a 1'05" di distanza allo scollinamento del Passo Rolle. Il vantaggio si dilata al massimo fino a 1'30", ma a Ponte Oltra gli inseguitori hanno ricucito il distacco. A 10 chilometri dal traguardo, Cecchini rompe gli indugi, guadagnando 20" su Zen, che si lancia all'inseguimento in discesa. Terzo Facci, con Castelnovo e Ricciardi subito dietro, mentre Bertuola ha perso contatto per crampi. Due chilometri dopo però è tutto da rifare lì davanti, con Zen che riprende Cecchin per un grande finale. Zen prova a sganciarsi, entra a porta Imperiale davanti, ma la reazione di Cecchini è autorevole e sulla salita conclusiva scappa via.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi