Che cuore il Kanguro Sedico, il sogno serie B è sempre vivo
SEDICO. Tre minuti. Tre minuti in cui le speranze di vincere il triangolare e volare alla finale playoff del 2 e 9 giugno sembravano svanite. Perché in una partita che il Sedico stava controllando senza grossi patemi, contro un avversario parecchio ostico da superare in difesa ma sterile davanti, capita l’errore con il quale possono sfumare mesi e mesi di sogni e fatiche. Siamo al 22’ della ripresa (già, nei playoff nazionali si torna al cronometraggio da 30 minuti non effettivi) e Farhan perde un contrasto sulla propria trequarti. Ne approfitta Bloisi, siglando l’1-1 con il quale il caloroso pubblico del Pala Ricolt viene ammutolito. D’altronde, in un mini girone del genere vincere in casa è praticamente l’unico modo di provare a passare il turno.
Non sarebbe stato facile andare ad affrontare la più forte del trio, ossia i piemontesi dell’Avis Isola, sapendo di essere quasi spalle al muro.
Per fortuna però il tempo di questi pensieri negativi dura poco. Anzi, appena tre minuti. E proprio Farhan, protagonista suo malgrado del pareggio precedente, a far esplodere gli oltre 500 spettatori assiepati sugli spalti. Il colpo durissimo stavolta lo avverte la Lastrigiana, che aveva già fatto una fatica mostra a rimettere in equilibrio una contesa sbloccata da Dos Santos nel finale di primo tempo. E infatti non ne hanno più i fiorentini, capitolati definitivamente con il colpo del 3-1 sempre di Dos Santos. Inutile il portiere di movimento, tanto più quando Gocaj ferma fallosamente Zanvettor involato verso la gabbia sguarnita. Rosso, ultimi due minuti in superiorità per il Sedico.
Non arriva il poker, magari utile in ottica differenza reti, ma l’importante sono i tre punti. La serie B continua ad essere lontana, perché c’è ancora tanto da fare e vincere. Ma di sicuro non è un miraggio lontano, chiamiamola così. E dire che De Francesch alla vigilia aveva sottolineato un unico timore, al netto delle buone sensazioni ricevute nelle settimane d’allenamento.
La tensione poteva giocare un brutto scherzo al Sedico, e d’altronde pochi giocatori erano abituati a tali palcoscenici, a tale pesante posta in palio. Eppure, forse anche per la fortuna di non conoscere molto gli avversari, i biancocelesti vanno in campo decisi, compatti, sicuri delle proprie capacità. Iniziano a creare pericoli a Risaliti in serie: Farhan di testa manda out di un niente, poi Lazic si fa rimpallare all’ultimo il pallone che finisce sul palo. De Longhi corre pochi pericoli, portati soprattutto dall’ottimo Pelagatti.
A forza di dai però il Sedico mette la freccia. Lazic in proiezione offensiva va a contrasto, pallone che rimane a disposizione di Dos Santos pronto a fiondare in porta un missile imparabile. Eppure, prima dell’intervallo, il Lastrigiana quasi a sorpresa rischia di impattare: schema su punizione, conclusione di Pelagatti deviata dal marasma di uomini davanti a De Longhi e traversa. Ad ogni modo, un paio di volte strappa applausi De Longhi nella ripresa, perché i biancorossi devono assolutamente combinare qualcosa in più per giustificare le quasi quattro ore di viaggio del venerdì sera.
Bloisi grazia il Sedico da due passi, e da lì i bellunesi rimettono fuori la testa e iniziano a macinare chilometri e pericoli. Dietro Storti e Lazic si rendono protagonisti di una partita monumentale. Poi il finale, di cui vi abbiamo raccontato prima. E la festa. Non sarà solo una gita ad Asti. Nonostante quei tre minuti.
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