Che sfortuna, Gaspari salta le Olimpiadi

L’azzurro dello skeleton si è rotto il tendine d’Achille in Germania e sarà operato già domani al Galeazzi di Milano
BELLUNO. Termina prima di cominciare la stagione olimpica di Mattia Gaspari. L’ampezzano delle Fiamme Azzurre deve dire addio ai Giochi di Pyeongchang: si è infatti procurato la rottura del tendine d’Achille della gamba destra nel raduno che la squadra azzurra stava svolgendo nella località tedesca di Winterberg.


«Immediatamente soccorso e accompagnato in Italia, il ventiquattrenne bellunese verrà operato domani all’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano dai membri della Commissione Medica Fisi», si legge in una nota della federazione. «Salterà purtroppo l’intera stagione di Coppa del mondo e le Olimpiadi coreane, tornerà a disposizione nella prossima stagione».


Un vero peccato per il ragazzo di Cortina, ma anche per tutto il movimento dello skeleton: Mattia, infatti, è l’atleta azzurro più rappresentativo della disciplina e uno dei più quotati a livello internazionale. Classe 1993, ha esordito in Coppa del Mondo nel 2013/14. In Coppa, il miglior piazzamento è l’ottavo posto ottenuto a Lake Placid nel gennaio 2016 e, per la graduatoria generale, il decimo posto conquistato nel 2015-2016. Proprio in quella stagione ha conquistato un risultato storico per lo sport italiano, vale a dire la medaglia di bronzo ai Mondiali Juniores di Winterberg 2016, la seconda medaglia italiana in ambito internazionale, ben 68 anni dopo l’oro di Nino Bibbia alle Olimpiadi di Sankt Moritz 1948.


Chi può andare in Corea
. La provincia perde un sicuro atleta ai Giochi. Per le Olimpiadi coreane rimangono così sei i ragazzi della provincia al momento con buone possibilità di far parte della spedizione azzurra. Due sono i bobbisti, entrambi con ottime probabilità di salire sull’aereo per l’Oriente: si tratta dell’esperto cadorino
Simone Bertazzo
e del comeliano
Simone Fontana
. Bertazzo, pilota, vanta già tre partecipazioni ai Giochi: Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014. Per Fontana, frenatore, c’è stata l’esperienza di Sochi 2014.


Ottime probabilità sono anche quelle della sappadina
Lisa Vittozzi
, ormai una certezza della squadra italiana di biathon.


Nello sci di fondo posso ambire a vestire l’azzurro la comeliana
Virginia De Martin
e la cortinese
Anna Comarella
. La prima, classe 1987, ha già partecipato a Sochi 2014, la seconda, classe 1997, rappresenta l’atleta emergente di tutto il movimento italiano. Più basse sono le quotazioni della zoldana
Sara Pellegrini
.


Nello sci alpino, occhi puntati su
Emanuele Buzzi
: il talento di Sappada si trova all’interno di una vera e propria corazzata e guadagnarsi un posto in mezzo ai vari Innerhofer, Fill e Paris non sarà facile, ma le possibilità ci sono tutte.


A Pyeongchang potrebbe esserci qualche atleta del curling: sia per la squadra maschile sia per quella femminile decisivo sarà il preolimpico di Plzen (Repubblica Ceca) di inizio dicembre dove l’Italia si giocherà l’ultima chance di qualificazione.


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