Cortina, il day after è sempre nelle piste Rumerlo e Drusciè A sono già smantellate

Il responsabile Sebastiano Dabalà: «È quasi tutto a posto Una ditta polacca sta venendo a togliere le tribune» 

Gianluca De Rosa / CORTINA

Neanche una giornata di riposo. Il day after di Cortina 2021 è stato caratterizzato dall’inizio dei lavori di smantellamento delle infrastrutture che per quindici giorni hanno accompagnato l’evento mondiale.

Per una squadra, quella degli atleti, che ha lasciato la conca ampezzana, ce n’è un’altra che torna in pista. Sia a Rumerlo, che all’arrivo della pista Druscié A, ieri è stata una giornata frenetica: venticinque gli uomini della Fondazione Cortina 2021 al lavoro al fianco di un gruppo di alpini rimasti a Cortina e dei dipendenti delle numerose ditte di noleggio coinvolte nell’organizzazione dei Mondiali, alcune delle quali provenienti dall’estero. Saranno giorni intensi, con un occhio molto attento all’ambiente nella consapevolezza che nulla dovrà essere lasciato fuori posto.

«Abbiamo gli occhi degli ambientalisti puntati addosso, ma non è un problema, sappiamo benissimo quello che dobbiamo fare anche perché siamo i primi ad agire nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda», sottolinea Sebastiano Dabalà, responsabile delle due aree di arrivo delle gare, Rumerlo e Druscié, «per quanto riguarda la zona di arrivo della Druscié A i lavori di smantellamento possono considerarsi quasi conclusi. Restano da portare via solo le strutture riservate alle postazioni commento, se ne occuperà la ditta tedesca Vpt, leader internazionale per questo tipo di servizi. Appena l’area sarà sgombra, una squadra di nostri volontari entrerà in scena per controllare minuziosamente che nessuno abbia lasciato a terra nemmeno una fascetta».

Situazione di gran fervore anche a Rumerlo, dove nel giro di poche ore sono state smantellate e portate vie numerose infrastrutture, in primis quelle impiegate sul campo gara.

«Reti e protezioni sono state tolte subito dopo la fine delle gare di domenica», prosegue Dabalà, «nel giro di qualche giorno verranno portati via tendoni e container. L’ultimo atto sarà rappresentato dallo smantellamento delle tribune ad opera della ditta polacca Pro Costruction e della Tofana Lounge, all’interno della quale gli arredi sono tanti e tali da richiedere un po’di attenzione».

Dabalà fissa una dead line entro la quale tutto il contesto di Cortina 2021 sarà riconsegnato, integro, alla natura.

«È difficile pensare di fare tutto in poco tempo, molto dipenderà anche dalle condizioni meteo. Ricordo che per gli allestimenti abbiamo dovuto fare i conti con le abbondanti nevicate, per fortuna in questi giorni c’è il sole a farci compagnia. In tutti i modi mi sento di dire che i lavori di smantellamento saranno completati nel giro di un mese».

Come detto, grande attenzione è stata da subito dedicata alla salvaguardia dell’ambiente.

«Sappiamo con certezza che già ieri c’erano persone in giro, sia a Rumerlo che a Druscié, a scattare foto. Vorrebbero coglierci in fallo per poi dirci che i Mondiali di Cortina 2021 hanno lasciato in eredità sporcizia e danni arrecati all’ambiente ma non succederà. Ci siamo preparati adeguatamente, i ragazzi sanno benissimo quello che dovranno fare da qui al momento in cui sanciremo la fine dei lavori. Sarà in quel momento che l’esperienza dei mondiali di Cortina 2021, straordinaria sotto tanti punti di vista, potrà considerarsi conclusa anche per noi». —

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