Cortina, trentuno anni dopo l’exploit di Ghedina sotto le Tofane tornano in gara gli uomini

Nove volte in precedenza la Coppa del mondo maschile aveva fatto tappa a Cortina: tra i tanti che trionfarono anche il grande Stenmark  

Cortina

Si avvicinano i Mondiali di Cortina, si avvicina l’opportunità di vedere il meglio dello sci alpino gareggiare all’ombra delle Tofane. Dopo trentuno anni, ritorneranno infatti a confrontarsi in Ampezzo anche gli uomini. Eh già, perché negli ultimi decenni la Coppa del mondo nella Concaè stata esclusivamente femminile.

L’ultima volta dei maschi risale alla bellezza di trentuno anni fa, vale a dire al febbraio del 1990, quando a vincere fu un giovanissimo Kristian Ghedina e, il giorno successivo, lo svizzero Helmut Hoflener.

Con questo pezzo, andiamo alla riscoperta della storia delle competizioni maschili della Coppa del mondo a Cortina.

Sono state complessivamente nove: dal 1969, quando la Coppa era nata da appena un paio di stagioni, al 1990.

Di queste nove gare, cinque furono discese, due slalom e due giganti. Le gare della Coppa donne, invece, sono state ben 91. La prima degli uomini fu il 9 febbraio del 1969.

In programma quel giorno c’era la discesa: a vincere fu l’elvetico Jos Minsch, uno dei più forti discesisti del periodo immediatamente precedente all’introduzione della Coppa del mondo. Quello di Cortina fu il suo primo e unico successo in Coppa. Sul podio con l’elvetico salirono il francese Jean-Pierre Augert e il connazionale Peter Rohr. Passarono otto anni prima che Cortina ospitasse di nuovo la Coppa del mondo. Accadde il 22 dicembre del 1977: di scena una discesa che venne vinta da uno dei migliori interpreti della velocità di quegli anni, vale a dire Herbert Plank, l’altoatesino che in carriera seppe conquistare cinque vittorie in Coppa (oltre a Cortina si impose nelle discese di Val d’Isère, Wengen, Gardena e Lake Louise) e la medaglia di bronzo (valida anche per i Mondiali) alle Olimpiadi di Innsbruck 1976.

Sull’Olympia delle Tofane Plank battè lo svizzero Bernhard Russi e l’austriaco Peter Wirnsberger. La Coppa tornò a Cortina nel 1980 e propose il primo doppio appuntamento nonché, per la prima volta, le discipline tecniche: il 10 marzo si disputò lo slalom e il giorno successivo il gigante. In entrambe le giornate a salire sul primo gradino del podio fu sua maestà Ingmar Stenmark.

Lo svedese in slalom precedette il russo Aleksandr Žirov e l’austriaco Christian Orlainsky mentre in gigante l’austriaco Hans Enn e l’elvetico Joël Gaspoz. In quella stagione Stenmark vinse le “coppette” di slalom e gigante ma dovette cedere quella generale ad Andreas Wenzel.

Quest’ultimo, atleta del Liechtenstein, in quell’inverno 1979-1980 entrò nella storia perché lui vinse la Coppa maschile e la sorella Hanni quella femminile. Ancora slalom e gigante nel 1980. Il 14 dicembre lo slalom vide la vittoria di Steve Mahre, lo statunitense (fratello fratello di Phil, anch’egli sciatore alpino di alto livello) che in carriera seppe vincere nove volte in Coppa del mondo e che nella sua bacheca vanta anche un oro in gigante ai Mondiali di Schladming 1982 e un argento in slalom alle Olimpiadi di Sarajevo 1984. A Cortina Steve batté proprio il gemello Phil mentre a completare il podio fu Stenmark. Il giorno successivo, 15 dicembre, a Cortina si disputò un gigante e a imporsi fu Boris Strel, gigantista puro jugoslavo (dal 1991 sloveno) scomparso nel 2013. Secondo fu di nuovo Phil Mahre mentre terzo lo svizzero Gaspoz.

Quello di Cortina fu il suo unico successo in Coppa. Strel in quella stagione vinse anche il bronzo ai Mondiali di Schladming, prima medaglia iridata conquistata dalla Jugoslavia.

La discesa tornò protagonista il 2 febbraio del 1984. Questa volta a domare l’Olympia delle Tofane fu l’austriaco Helmut Höflehner, primo davanti ai due svizzeri Urs Räber e Conradin Cathomen. Velocità protagonista anche per l’ultima apparizione della Coppa in Ampezzo, vale a dire nel 1990. In programma, per il 3 e 4 febbraio, c’erano due discese. La prima rivelò al grande pubblico un ragazzo che avrebbe successivamente fatto parlare di sé per un bel po’e che sarebbe stato capace di vincere altre due discese di Coppa e un superG: Kristian Ghedina.

Vent’anni compiuti il novembre precedente, quel giorno il “Ghedo” vinse la sua prima gara di Coppa del mondo, imponendosi con 16 centesimi di vantaggio sullo svizzero Daniel Mahrer mentre terzo finì l’austriaco Höflehner che si era imposto sei anni prima.

Nei mesi precedenti il “Ghedo” aveva già fatto grandi cose: il 16 dicembre era arrivato terzo sulla Saslong della Val Gardena, alle spalle degli svizzeri Pirmin Zurbriggen e Franz Heinzer, l’11 gennaio secondo a Schladming (Austria), battuto solamente dal francese Franck Picard.

Poco più di un mese dopo, ad Åre, in Svezia, il “jet d’Ampezzo” conquistò il suo secondo successo della stagione, sempre in discesa, battendo Heinzer e Höflehner.

Per quanto riguarda il fine settimana di Coppa di quel 1990 a Cortina, il 4 febbraio Höflehner si prese la rivincita del giorno precedente, andando a vincere davanti a Heinzer e al norvegese Atle Skårdal che finirono secondi ex aequo.

Höflehner, ch in carriera ha vinto dieci discese di Coppa e collezionato cinque secondi e dieci terzi posti, in quella stagione vinse anche la “coppetta” di specialità, bissando così il trionfo del 1985. —



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