Cortina, trionfa la Gut ma la Goggia è super
CORTINA. Che sfortuna Sofia. Lara Gut vince per la prima volta in discesa libera sull'Olympia delle Tofane (aveva già una vittoria in superG nel 2014, oltre ad altri due podi), battendo così per soli 5 centesimi l'azzurra Sofia Goggia, che arriva così all'ottavo podio stagionale. Al terzo posto la slovena Ilka Stuhec, staccata di 47 centesimi.
Non arriva l’oro, ma l'Italia di Alberto Ghezze si conferma la miglior squadra della velocità al mondo, grazie anche ai piazzamenti di Verena Stuffer sesta, Johanna Schnarf settima, e Federica Brignone dodicesima. È stata una gara divertente, ricca di colpi di scena, che per lunghi attimi ha fatto sperare i molti tifosi, saliti al parterre della pista e sulle tribune, in una vittoria della Goggia.
Fino alla discesa della Gut: seconda al primo, al secondo e al terzo intermedio e poi balzata al comando nel tratto finale grazie ad una grande velocità acquisita nel tratto finale. Ancora una caduta per Lindsey Vonn, leggermente dolorante nella finish area, ma comunque senza problemi fisici rilevanti. L'americana è scivolata come in prova nelle reti, abbandonando così la competizione. All’arrivo c’era il suo fidanzato Kenan Smith, uno dei vice allenatori dei Los Angeles Rams, squadra di Nfl.
A fine gara è stato grande il tripudio del pubblico per l'atleta di casa, salita sul secondo gradino del podio. «L’Olympia delle Tofane è il tracciato più bello del mondo», dichiara Gut, «nella parte alta non sono riuscita a sciare al 100%, ma dal secondo intermedio in giù ho raddrizzato le linee e sono uscita molto larga al Rumerlo. Mi sono resa conto di avere una grande velocità e così l'ho portata fino alla fine ed è andata bene. Alla classifica generale non penso, quelli sono conti che si fanno a marzo. Oggi c'era una gara da fare ed è andata bene».
Contenta , ma non si accontenta Sofia Goggia. «È stato un vero piacere sciare sull'Olympia», ammette l’azzurra, «nessuno al mondo prepara le piste come gli italiani e credo che Cortina sia la miglior stazione al mondo nella preparazione delle piste. Lara era in Coppa del mondo quando io non ero nessuno ed ora sono lì con lei a combattere per la vittoria. Condividiamo una storia simile, fatta di infortuni e di forza mentale, perché per entrambe i risultati importanti sono arrivati dopo il recupero dagli incidenti. Ilka è in piena esplosione e sono molto contenta per lei. E tutto sommato anche per me questa è una stagione speciale. È chiaro che quando sei avanti per tre lap e poi perdi per 5 centesimi un filo di amarezza c'è. È comunque un risultato importante di cui sono molto contenta. Ed era solo la seconda volta che io gareggiavo qui. Non mi mette pressione il fatto che la vittoria non sia ancora arrivata, perché so che prima o poi arriverà. Proseguo le mie gare giorno dopo giorno, facendo quello che so fare nella massima serenità. Ho iniziato con Alberto Ghezze e continuo a condividere con lui il mio percorso. quest’anno l'Italia ha uno squadrone», chiosa Goggia, «e siamo forti in varie discipline. Io non sono una purista della tecnica, ma scio con grinta e cuore. Sono davvero contenta, ma non mi accontento, continuerò a dare il massimo».
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