Da Rold: «Belluno in A1 in 5 anni. E quest’anno vogliamo almeno le semifinali»
Savasta: «Con i soldi di una A1 non ci fai quasi una C di calcio e avresti più visibilità»
BELLUNO
«Abbiamo scritto un progetto, DRL Volley, per riportare la città di Belluno ai vertici dei tornei nazionali. L’obiettivo è arrivare in cinque anni in serie A1, la Superlega».
È iniziata ieri pomeriggio alla Spes Arena di Lambioi la preparazione della Da Rold Logistics in vista del suo secondo campionato in serie A3 (esordio il 9 ottobre a San Donà). Ma lo sguardo è già proiettato anche ad un orizzonte più lontano e ancora più ambizioso.
«Il nostro è un progetto a lungo termine», ha spiegato, nella conferenza stampa tenuta a margine del raduno, il presidente Sandro Da Rold, «dopo che lo scorso è stato un campionato di assestamento. Quest’anno siamo riusciti ad allestire una squadra che ha tutte le caratteristiche per stare nelle prime tre o quattro posizioni ed abbiamo allargato la base societaria».
Dopo aver assorbito il settore giovanile della Spes Belluno, la Da Rold Logistics ha rafforzato la compagine dirigenziale con l’ingresso di nuovi volti. Renzo Savasta vestirà i panni di consigliere strategico e motivazionale, Elisabetta Frate curerà le relazioni esterne. Paolo Bristot sarà il nuovo responsabile del settore giovanile, Alberto Da Rold (figlio del presidente Sandro) ricoprirà l’incarico di responsabile commerciale, Luca Talamini avrà quello di responsabile amministrativo e finanziario.
«Abbiamo creato un club no profit al quale potranno iscriversi amici e imprenditori», ha spiegato ancora Da Rold, «per acquisire delle quote e sostenere il nostro ambizioso progetto. Lo abbiamo già visto lo scorso campionato, dando uno sguardo agli spalti della Spes Arena: la città risponde benissimo. Quest’anno vogliamo arrivare in semifinale o finale playoff. Vogliamo raggiungere la serie A2 entro due anni».
«La città ha la forza per fare questa progressione», ha assicurato Renzo Savasta. «Gli imprenditori capiscano che, con i soldi necessari a disputare un campionato di A1, nel calcio giochi una C. Con la differenza che nel caso della Superlega la visibilità è straordinariamente maggiore. Ce la possiamo fare. Perché sostenere questo progetto? Perché dare visibilità alla propria città, per appartenere ad un network. Ci auguriamo inoltre che il sostegno al progetto possa entrare a far parte dei programmi di welfare che sempre più aziende stanno promuovendo».
«Spesso vengo fermata da persone che mi ricordano gli anni della Sisley a Belluno», ha commentato Elisabetta Frate, «e la serie A è un’opportunità che può tornare a Belluno. C’è tanto entusiasmo, non solo da parte di questo gruppo di dirigenti, ma in tutta la città. Per me, che sono sempre stata vicina al mondo della pallavolo, questo è un progetto che può realizzarsi».
Seduti al tavolo con Da Rold, anche il fratello Stefano («l’impegno sarà massimo: per noi questa è letteralmente una famiglia»), il figlio Alberto («credo molto nel progetto: il mio ruolo sarà cercare di aumentare il numero degli sponsor») e il vicepresidente Andrea Gallina («fondamentale è stato toccare con mano l’affetto del nostro pubblico: forse solo a Prata, in tutt’Italia, ho visto un palazzetto più gremito del nostro»).
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