Da Rold Belluno, in panca si accomoda Gian Luca Colussi

L’ex palleggiatore (ai tempi della B) siederà in panchina il prossimo anno: «La società è ambiziosa e ha voglia di crescere»

Nicola Pasuch
Gian Luca Colussi
Gian Luca Colussi

BELLUNO

«Forse era destino, forse era scritto nelle stelle che un giorno dovessi tornare a Belluno». Gian Luca Colussi è il nuovo allenatore della Da Rold Logistics Belluno. L’ex palleggiatore della squadra di volley maschile del capoluogo è il nuovo tecnico del sestetto di serie A3. È lui l’allenatore scelto per guidare la Da Rold Logistics nel prossimo campionato di serie A3.

A Belluno Colussi aveva trascorso due stagioni, da giocatore, entrambe in serie B. Nella seconda, l’esperto alzatore aveva sfiorato la promozione in A3 (promozione che, lo si ricorderà, era inizialmente sfumata perdendo la doppia finale playoff con Bologna ma si era poi materializzata "d’ufficio" durante l’estate). Ora, rieccolo a Belluno, in sella alla squadra di A3. «A volte per compiere delle scelte che diano dei risultati servono coraggio, follia e incoscienza. Penso che sia stato un po’ così, in questa scelta, sia da parte mia che della società», sono le prime parole di Colussi da neoallenatore della DRL. «In passato», ricorda, «ho sempre allenato soprattutto squadre giovanili, anche se quest’anno ho ottenuto una promozione in serie B. Probabilmente era il momento giusto per provare un’esperienza di questo genere. Lo decreterà il campo. Sicuramente io sono entusiasta, lusingato e non ci ho dovuto pensare tantissimo».

Che ricordo hai della città e quanto è durata la trattativa che ti ha riportato tra le Dolomiti? «A Belluno ho vissuto una parentesi molto interessante della mia vita da pallavolista. Questo per merito della città, dei compagni, del gruppo che ho trovato qui. Quanto al mio ritorno, con la società abbiamo parlato per qualche giorno, qualche settimana al massimo, per capire come poter procedere. Io quest’anno stavo collaborando con Prata e con Futura Cordenons e qualche progetto con loro ce l’avevo. Ma la chiamata di Belluno mi ha fatto molto piacere e in poco tempo mi sono schiarito le idee. Posso assicurare che la società in cui arrivo è molto ambiziosa ed ha moltissima voglia di crescere e di far bene».

Come vivi il tuo nuovo ruolo di allenatore? «In realtà possiamo dire che alleno già da un po’ di anni. La novità, piuttosto, è il fatto di non giocare più. Arrivi ad un punto in cui percepisci che è giusto fare largo ai giovani. Anche se il mio spirito agonistico mi porterebbe a voler giocare ancora…».

Quanto conosci la squadra che ti è stata data in mano? Ed avete già cominciato a lavorare sul roster 2022-23? «Di Belluno quest’anno ho visto praticamente tutte le partite: una dal vivo, tutte le altre in streaming. Conosco molto bene, se non altro perché li ho visti spesso all’opera, tutti i giocatori, anche quelli con cui non avevo giocato. Le idee per la prossima stagione ci sono: Da Rold, Da Re e Gallina hanno le idee chiare. Abbiamo già avviato una serie di contatti perché ci sarà qualche pedina da incastrare. Ma la base è molto, molto interessante. Del resto, questa squadra è reduce da una stagione che, a sua volta, era stata molto interessante. C’è stato un passaggio a vuoto, ma può capitare. Ogni momento, nell’arco di una stagione, è diverso dall’altro. Quel che posso assicurare è che le idee per il futuro ci sono. E sono molto belle, e molto interessanti».

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