Dall’Ara: «Resto volentieri all’Union»
SEREN DEL GRAPPA. Ultime fatiche per l'Union. Al Boscherai si sta preparando in un clima di serenità la sfida di domenica alla Luparense. Certo, c'è voglia di vincere e chiudere a quota 48 punti, ma allo stesso tempo la tensione del team feltrino non può essere la stessa presente fino a una settimana fa, quando la salvezza andava ancora messa in cassaforte.
Stanno tutti bene in casa neroverde, con anche Guzzo che si sta allenando a pieno ritmo e sarà presente nel commiato di Rasai. Intanto stasera tutti a festeggiare assieme ai tifosi alla pizzeria "Al Piacere" di Lentiai.
Pochi dubbi. Si può anche pensare che parlare a obiettivo raggiunto sia semplice, ma il difensore Andrea Dall'Ara ha sempre avuto la certezza che la squadra sarebbe riuscita a non salutare la categoria.
«Di fatto, escludendo le prime giornate, solo dopo la sconfitta in avvio del girone di ritorno contro il Calvi Noale ci siamo ritrovati in zona playout. Però subito dopo, con tantissima determinazione, abbiamo battuto sia Fontanafredda che Levico e a quel punto in noi è maturata la consapevolezza che non potevamo fare i play-out. Le qualità ci sono sempre state, e in più la nostra bravura è l'essere rimasti sempre uniti come gruppo».
Per il difensore di Adria, tra l'altro la cui squadra cittadina è appena approdata in serie D, una stagione davvero da incorniciare. Partito come riserva, nella sfida della terza giornata con il Tamai si è scoperto un interessante terzino destro e, sfruttando la sua duttilità, ha giocato davvero parecchio. L'ex Delta, con la quale ha messo assieme anche 5 presenze in Lega Pro, si dice soddisfatto.
«Non nascondo di essere contento per come sono andate le cose a livello personale. Sono arrivato non come titolare, ma alla fine ho giocato quasi sempre».
Meriti e futuro. Il rovigotto riconosce molti meriti del risultato, raggiunto anche con quel po' di anticipo che non guasta mai, a mister Lauria.
«Non era facile per lui mettere assieme un gruppo tutto nuovo. Il 20 luglio tra di noi eravamo quasi degli sconosciuti, ma poi come detto è nata una bellissima squadra».
Squadra in cui Dall'Ara resterebbe volentieri. «I presupposti ci sono tutti, anche perché l'ambiente mi ha accolto bene. Da qui ad essere certo di restare ne passa, perché il calcio è imprevedibile sotto questi aspetti. Il cartellino è mio, vediamo. Ma qui sto bene».
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