Dario Cremonese è sicuro: «Strutturiamo la Dolomiti poi penseremo alla C»
Parla il patron della Sportful. «La fusione è stata la scelta migliore».
Il calcio una passione di famiglia: «Mi aspettavo più pubblico»
lo sponsor
Una famiglia: Cremonese. Un gruppo: Manifattura Valcismon. Un marchio: Sportful. Declinato in vari ambiti: dalla neve, attraverso le discipline invernali.
Alla strada, grazie al ciclismo. Fino al rettangolo verde. Già, perché Sportful scende in campo insieme alla Dolomiti Bellunesi. E accompagna la nuova società, nata dalla fusione tra Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre, lungo un percorso nel segno dell’ambizione. Come è nello stile della famiglia Cremonese.
«Riteniamo che la fusione rappresenti la scelta migliore per far crescere il territorio in ambito sportivo. Anche perché una singola realtà può avere prospettive di maggior rilievo rispetto a tre separate. All’Union Feltre, inoltre, eravamo reduci da un’annata difficile per il Covid e per alcuni errori commessi in termini di decisioni, mentre tre anni fa si è verificato l’esatto opposto. Un’altalena: molto spesso è la fortuna a determinare il destino di certi club. Ma con la fusione vorremmo garantire stabilità».
ENTUSIASMO
L’amministratore delegato Dario Cremonese è entusiasta.
«Lo sono fin dal principio. In più, la classifica è migliorata e i nostri giovani hanno spazio e danno un contributo tangibile. Nessun dubbio, la nuova società è nata anche e soprattutto per loro: per quei ragazzi che mirano a un campionato professionistico, ma che, per alzare l’asticella, prima erano costretti a lasciare la loro provincia d’origine. Ora, invece, possono continuare a crescere qui».
In quest’epoca, investire nello sport, e nel calcio in particolare, non è affatto scontato. Al contrario.
«La scelta non è legata soltanto al profitto, ma è di stampo sociale, se è vero che oltre 500 ragazzini del vivaio sono impegnati sui nostri campi. Facciamoli giocare, diamo loro la possibilità di vivere una bella sfida. Il calcio? È soprattutto una passione di famiglia. Personalmente l’ho pure praticato», prosegue Dario Cremonese, « ed ero presidente della Feltrese. Poi sono stato “recuperato” come sponsor da Nicola Giusti e dagli amici dell’Union Feltre».
PERPLESSITÀ
Il viaggio della Dolomiti Bellunesi è partito sotto i migliori auspici, anche se i margini di crescita e di miglioramento sono tutti da esplorare.
«Mi aspetterei qualche persona in più sugli spalti, in occasione delle partite casalinghe. Questa non è più la squadra di Belluno, Feltre o Sedico, ma di un intero territorio. In ogni caso, mi sembra che le perplessità di qualche mese fa si stiano diradando. Anche perché la formazione di serie D esprime un buon calcio. Nelle ultime due sfide ci siamo divertiti».
CAPISALDI
Il futuro è tracciato.
«Lavoreremo per raggiungere il mondo professionistico entro tre o quattro anni. Ma prima è necessario dare una struttura solida a questa società. Perché, se dovessimo raggiungere l’obiettivo, sarebbe inutile fare le meteore in C per un anno e poi tornare al punto di partenza».
Passione, impegno, progresso: la Sportful detta la rotta attraverso i suoi tre capisaldi. Una rotta che la Dolomiti Bellunesi intende seguire.
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