De Francesch riparte dal Cosmos. «È un progetto molto intessante»
Dopo la retrocessione con il Sedico, nuova panchina in C1
«Spero di portare esperienza, sono convinto che sia la scelta giusta»
PONTE NELLE ALPI
Complicata, anche dal punto di vista logistico. Ma al tempo stesso affascinante, in quanto l’ambiente ha ambizione e desiderio di emergere. Sognando magari la promozione.
Gabriele De Francesch riparte subito, dopo la dolorosa retrocessione con il Sedico al termine però di otto stagioni comprensive di scalata dalla C2 ai playoff di B. La sua nuova squadra è il Cosmos Nove, compagine vicentina di C1.
Peraltro, è la prima esperienza in panchina fuori dalla provincia di Belluno. Il tecnico pontalpino aveva infatti cominciato la carriera di allenatore nel 2002 con la Nuova Alpes, portando il club dalla serie D alla C1. Nella stagione 2009-2010 ecco l’avventura all’under 21 della SeriAlpes, mentre nel campionato seguente era passato alla Canottieri Belluno, portando la formazione under 21 fino ai sedicesimi di finale scudetto. Le due stagioni successive dirige l’Atletico Cavarzano, tra C2 e C1.
Il resto è storia recente, con Bribano prima e Sedico poi. Adesso c’è un contesto nuovo, che De Francesch intende vivere al meglio delle proprie possibilità.
Mister, dunque ha scelto il Cosmos Nove? Per lei che è di Ponte nelle Alpi, non è certo una delle squadre più vicine a casa…
«I primi quindici, venti giorni a seguito della fine del campionato cadetto con il Sedico, non era emerso niente di interessante. Poi tre società hanno palesato in modo più convinto il proprio interesse, tra cui proprio il Cosmos. E loro sono stati quelli più convincenti, ma soprattutto è subito nato un certo feeling con la dirigenza. Mi hanno motivato il perché secondo loro io ero la persona più adatta a ricoprire il ruolo di allenatore. Qualche giorno me lo sono dovuto prendere, però io ho ancora grande voglia di continuare con il futsal ed in provincia le società di calcio a 5 ormai sono sempre meno. Peraltro, tutte hanno già il loro valido tecnico».
Ambizioni in termini di risultati?
«Intanto spero di portare quel po’ di esperienza guadagnata soprattutto negli ultimi anni a Sedico. L’intenzione è allestire una squadra in grado di puntare a qualcosa in più della salvezza. Ma come sempre sostengo, con il tempo ti rendi conto di quali siano le tue reali potenzialità e a quelle devi guardare».
Torna in C1 dopo diverse stagioni in B.
«Non è un declassamento, assolutamente. Allenare in cadetteria è stata una bella esperienza, che mi sono guadagnato assieme al Sedico. La C1 veneta è un campionato assai competitivo, forse uno dei più forti qualitativamente tra i tornei regionali in Italia. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta».
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