De Silvestro esce nel superG e dice addio alla combinata
PECHINO. Dopo la medaglia di legno in superG domenica, ieri per René De Silvestro c’è stata l’uscita, ancora in superG, la prima delle due gare (l’altra è lo slalom) della combinata, la specialità che di recente gli aveva regalato il titolo mondiale a Lillehammer.
René ha piegato troppo e ha perso il controllo della traiettoria, terminando anzitempo la gara che a gennaio nella norvegese Lillehammer gli aveva regalato il titolo mondiale.
Non è stata, fin qui, un’Olimpiade ricca di soddisfazioni per l’azzurro di San Vito, protagonista assoluto dello sci paralimpico internazionale, categoria sitting.
Le occasioni per rifarsi, comunque, ci sono ancora: il gigante, che si svolgerà domani (alle 3, nella notte fra martedì e mercoledì), e lo slalom, che dovrebbe svolgersi venerdì oppure sabato.
Il programma delle Paralimpiadi di Pechino sta infatti subendo delle variazioni rispetto al calendario originario. E questo per via delle condizioni della neve (che comincia a cedere). Condizioni che hanno fatto anticipare a ieri la combinata che avrebbe dovuto disputarsi oggi.
Se quella di ieri è stata una giornata amara per il portacolori dello Sci club Druscié, l’Italia ha gioito per la vittoria del trentino Giacomo Bertagnolli. Dopo la medaglia d’argento in Super G di domenica, Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli hanno regalato all’Italia il primo oro azzurro della tredicesima edizione dei Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022. Per il ventitreenne delle Fiamme Gialle si stratta della sesta medaglia alle Paralimpiadi dopo le quattro di PyeongChang 2018 con Fabrizio Casal. Dopo aver terminato la prima manche, quella di superG, in terza posizione, nello slalom Bertagnolli e Ravelli hanno attaccato sin dalle prime porte, terminando la prova con il tempo di 1’49.80 e precedendo di 2”18 gli austriaci Johannes Agner e Matteo Fleischman. Il bronzo è andato ai britannici Neil Simpson e Andrew Simpson.
«Era una medaglia a cui tenevo molto perché era l’unica che non avevo vinto quattro anni fa ai Giochi di PyeongChang», spiega Bertagnolli. «Non pensavo di farcela perché il livello è diventato molto alto e in questo momento è difficile solo pensare al podio. Abbiamo disputato, però, due manche veramente belle, in cui siamo riusciti a esprimerci bene, anche se tecnicamente non è stata la mia gara migliore. Ci abbiamo messo l’anima e abbiamo rischiato ma se vuoi prendere l’oro devi per forza rischiare».
«Le cose cambiano ma l’unica cosa che rimane confermata è che Giacomo è uno straordinario campione», afferma il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli «Confermarsi a questi livelli, anche alla luce della crescita agonistica da parte della concorrenza, significa tanto».
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