Delusione Turrin, niente Giro d’Italia
FELTRE. Sfuma anche quest’anno il sogno rosa di Alex Turrin. Il feltrino della Wilier Selle Italia il Giro 101 lo guarderà in televisione. Come già lo scorso anno, anche in questo 2018 non è stato selezionato per la gara che rappresenta il sogno di ogni ciclista italiano.
Lo scorso anno non bastò un buon Tour de Bretagne, questa volta non è bastata un’intera primavera corsa ad alto livello che ha visto Alex distinguersi in particolare al Tour of the Alps e al Giro dell’Appennino. La scelta tecnica ha privilegiato altri atleti: al via da Gerusalemme il prossimo 4 maggio ci saranno Liam Bertazzo, Marco Coledan, Giuseppe Fonzi, Jakub Mareczko, Jacopo Mosca, Filippo Pozzato, Edoardo Zardini ed Eugert Zhupa.
«In squadra siamo in 17 e al Giro ogni squadra può schierare solamente otto corridori: inevitabile che qualcuno rimanga a casa. Certo, mi sarebbe piaciuto essere al via, perché il Giro è il massimo per un corridore italiano ma la scelta tecnica è stata questa e io la accetto», dice il professionista feltrino. «La stagione, comunque, non finisce a maggio: c’è tutta la seconda parte dell’annata nella quale cercare di togliersi delle belle soddisfazioni. Tra gli appuntamenti interessanti c’è anche l’Adriatica Ionica race, la nuova corsa a tappe che si disputerà dal 20 al 24 giugno e che proporrà tanti chilometri in provincia, in particolare nella tappa che si concluderà sul passo Giau. Le ultimissime corse, mi hanno dato la consapevolezza di essere in crescita».
Come nel 2017, non ci sarà alcun bellunese al Giro. L’ultima partecipazione è stata quella di Davide Malacarne, al Giro del 2016 che vinse con il suo capitano, Vincenzo Nibali.
A proposito di vittorie, si allunga di un altro anno il record di Giovanni Knapp che continua a essere l’unico bellunese ad avere vinto una tappa al Giro: fu la Genova – Viareggio del 1966. Il Giro d’Italia 2018, che partirà venerdì 4 maggio, da Gerusalemme, interesserà la provincia domenica 20 maggio, con la quindicesima frazione, Tolmezzo – Sappada. La tappa misura 176 chilometri e proporrà quattro gran premi della montagna: il primo sarà il Passo della Mauria che dalla Carnia porta in Cadore. Attraversati in discesa Lorenzago e Pelos, i corridori si dirigeranno verso Pieve e Cortina. Ecco il Tre Croci, circa 8 chilometri con pendenza media del 7 per cento. Discesa lungo la vallata dell’Ansiei fino ad Auronzo da dove inizierà il passo Sant’Antoni: anche in questa caso i chilometri di ascesa sono circa 8, con pendenza media del 7 per cento e tratti oltre l’11. Poi transito per Danta, discesa verso Campitello e di nuovo in su, verso Costalissoio e Costalta. Da qui, picchiata verso San Pietro e Presenaio prima di risalire l’Acquatona e approdare a Sappada.
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