Di corsa o pedalando grande festa per 4000 intorno a Santa Croce
PUOS D'ALPAGO. Il giro del lago di Santa Croce batte un nuovo record di partecipazione. Ieri, infatti, sono stati 4.031 i concorrenti che hanno dato vita alla ventesima edizione dell’iniziativa a pedali, ma da un paio di stagioni aperta anche ai podisti, proposta dal comitato Alpago 2 ruote & solidarietà. Il “muro” delle 4 mila presenze, che costituiva il sogno e l’ambizione dello staff organizzativo, è stato abbattuto: mai così tanti, dal 1995 a oggi, a correre e a pedalare lungo i 17,4 chilometri del tracciato che da piazza Papa Luciani di Puos si sviluppava toccando Farra, Pojatte, Santa Croce, La Secca e Bastia, prima dell’approdo finale a Puos, nei pressi degli impianti sportivi. Concorrenti da tutto il Triveneto e da diverse regioni italiane; ma al via c’era anche qualche francese. La partenza è stata ritardata di una decina di minuti per permettere di completare le iscrizioni. Alle 9.30 la partenza dei podisti, un gruppone molto più nutrito rispetto all’ “anno zero” della proposta run (il 2013). Tra essi, Gabriele De Nard, capitano degli azzurri del cross, e Federica Dal Ri, sua moglie, anche lei azzurra di atletica. Poi, alle 10.15, è stata la volta dei ciclisti. Salutati da Gianangelo Dal Borgo che, a bordo del suo aereo Corvo Bianco, ha effettuato un paio di passaggi a bassa quota sopra l’abitato di Puos con i fumi tricolore. Un particolare "in bocca al lupo" ai partecipanti è stato dato anche dal tenore Erminio Zampieri che, accompagnato alla tastiera dal maestro Alberto Novello, ha proposto una breve esibizione sulle note della Tourandot di Puccini ("Vincerò ..."). Nel serpentone colorato di ciclisti anche qualche nome importante dello sport italiano: dal campione paralimpico di tiro con l’arco, Oscar De Pellegrin, a Germano Bernardi, specialista del lancio del disco; da Carlo Durante, oro in maratona alle Paralimpiadi di Barcelona 1992, a Roberta Amadeo, presidente nazionale dell’Associazione italiana sclerosi multipla e tricolore di handybike. E poi tanti amministratori, famiglie e bambini. Con specialissime da corsa e mountain bike, grazielle e tandem. Ognuno con il proprio ritmo, per vivere una giornata di sport, di divertimento in una giornata finalmente di sole, di attenzione a chi soffre. Nessuna classifica: i vincitori sono tutti i partecipanti. Tra essi non è voluto mancare, come da tanti anni a questa parte, uno dei concorrenti più affezionati: Fortunato Bona, “novant’anni e mezzo”, come aveva scritto in bella evidenza sulla propria bicicletta.
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