Difesa troppo molle e attacco impreciso Valbelluna trafitto
BELLUNO. Si interrompe il buon periodo del Valbelluna, che al De Mas incassa una sconfitta inaspettata e dolorosa. Non si sarebbe dovuto perdere con il Vedelago, in quello che si configurava come un importante scontro salvezza. Invece i trevigiani sono usciti dal De Mas con due punti pesanti nel borsone. Il Valbe resta così impantanato nelle retrovie della classifica e alla ripresa dopo la pausa natalizia se la vedrà con il Nervesa, seconda forza del campionato. Le festività dovranno servire ai bellunesi per ritrovare aggressività in difesa, ma anche pazienza e lucidità in attacco, le due cose che sono completamente mancate venerdì sera contro il Vedelago.
La sconfitta non appare pesante, se si guarda al tabellone, ma solo perché i Trevigiani alla fine hanno concesso qualche spazio in più, ormai certi che il vantaggio costruito era rassicurante. Il Valbelluna è partito male, è riuscito a risalire e ha chiuso il primo quarto in vantaggio di 2, grazie ai 9 punti di Cassarà negli ultimi 4’ del parziale, ma è nel secondo che si è consumato il dramma sportivo: il break iniziale di 12-2 del Vedelago, interrotto dal gioco da tre punti di capitan Dal Pont ha indirizzato pesantemente la partita.
Il secondo quarto si è chiuso 7-17, con il Valbe in difficoltà in attacco e in difesa e il Vedelago anche un pizzico fortunato nell'indovinare alcune soluzioni offensive. La pausa lunga negli spogliatoi poco ha giovato, a entrambe le squadre, e il terzo quarto si è aperto con tantissimi errori da una parte e dall'altra del campo.
Sul 32-38 un buon canestro di Sacchet e una palla rubata da Bicja e chiusa in contropiede con due punti ha permesso al Valbe di accorciare le distanze, e di nuovo i 2 punti di De Toffol e un'altra palla strappata da Bicja sono valsi il 40-41. Ma i bellunesi, in bonus, hanno commesso qualche fallo di troppo e sono stati puniti dalla lunetta.
Nell'ultimo quarto al Vedelago è bastato amministrare il vantaggio di 4 punti. Irrisorio, ma sufficiente, perché il Valbe non ha mai dato l'impressione di poter agganciare gli avversari. Troppi gli attacchi forzati, le triple che non sono entrate (il tabellino dice 3/23).
Solo nel finale i bellunesi hanno saputo trovare quell'intensità difensiva che avrebbe probabilmente fatto la differenza, se fosse stata messa in pratica dall'inizio della partita.
«Sta diventando una costante del nostro gioco, purtroppo», commenta il coach Giorgio Bristot. «Abbiamo recuperato troppo tardi la voglia di difendere. Avremmo dovuto fare meglio, ma siamo incappati anche in una serata storta al tiro. Onore al merito ai nostri avversari, che hanno sempre creduto nel risultato e hanno concesso pochissimo in difesa».
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