Dirigenti al lavoro per far rinascere la vecchia Feltrese
FELTRE. E se tornasse la Feltrese? L’estate del calcio provinciale rischia veramente di vivere un colpo di scena clamoroso.
A quanto pare, infatti, lo storico sodalizio granata potrebbe ricominciare la propria attività calcistica. L’idea è venuta al gruppo dirigenziale, presieduto da Fabrizio Faoro. che in questi due anni è comunque rimasto operativo, nonostante la fusione con il Ripa Fenadora. L’Unione sportiva Feltreseprealpi, infatti, non ha smesso di esistere nell’estate 2016, data dello storico matrimonio, perché c’era da continuare a gestire il campo sintetico di Celarda del quale è tutt’ora proprietaria.
D’altronde all’epoca si era trattato di un investimento ingente, che però è sempre stato sfruttato parecchio per partite e soprattutto allenamenti. Adesso però l’idea della dirigenza granata è quella di tornare operativa.
«Con tutta la calma del caso», spiega proprio il presidente Faoro. «Vogliamo ripartire, questo è sicuro, ma stiamo ancora valutando in quale maniera. Pensiamo il campo di Celarda vada sfruttato al massimo».
Tutto in alto mare dunque, ma il primo passaggio sarebbe quello di tornare affiliati alla Figc. Ricomincerà una sorta di attività giovanile, sognando un giorno di ricreare il florido vivaio passato nel 2016 sotto l’Union Feltre?
Oppure magari verrà iscritta una formazione in Terza Categoria, puntando a crescere e risalire la classifica? Gli storici del calcio feltrino paragonano un po’ l’idea a quanto era avvenuto per il Sedico, dopo la fusione con la Feltrese. I granata avevano acquisito il titolo sportivo sedicense, però i biancoazzurri erano ripartiti raggiungendo buoni risultati, prima del diventare cosa unica con il San Giorgio.
Però sorge un dubbio. Chi sarebbe la vera formazione titolare della centenaria storia granata? L’Union Feltre attuale, oppure la Feltreseprealpi che potrebbe presto tornare a calcare i campi Figc? Dubbi non esistenziali, ma qualcuno questa domanda se la porrà sicuro. Altra questione: ha senso, in un momento storico non semplice dal punto di vista economico, tornare ad avere due squadre a Feltre?
«Premesso che per me con l’Union Feltre ci sarebbe rispetto e massima collaborazione», prosegue Faoro, «io credo la Feltrese debba tornare a vivere. Ribadisco: non so in quale maniera e in quale forma. Però già qualche settimana fa, assieme al Lentiai, abbiamo organizzato un torneo per i più piccoli. Crediamo possa esserci interesse riguardo al ritorno in attività della nostra società. Chiaramente dobbiamo allargare la base societaria, potendo contare ora solamente su 10, 12 persone. Contiamo comunque di riuscirci».
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