Dolomiti Bellunesi, il Levico è poca cosa ma il successo è convincente

Controllo totale del gioco, manovra avvolgente, porta inviolata: a sette giorni dal campionato si può essere ottimisti grazie ai gol di Svidercoschi, Pasqualino e Alex Cossalter

Gianluca da Poian
Il saluto della squadra ai tifosi a fine gara
Il saluto della squadra ai tifosi a fine gara

FELTRE

Qualificazione ai 32esimi di Coppa Italia, tre reti, manovre avvolgenti e una sensazione di controllo totale del gioco. In più la porta inviolata, al contrario di quanto era accaduto in otto delle nove amichevoli estive. La Dolomiti Bellunesi di Coppa Italia fa un figurone, al di là della poca consistenza di un Levico Terme presentatosi a Feltre non affamato come ci si poteva attendere. I trentini non sono più la stessa compagine della scorsa stagione, avendo perso elementi preziosissimi, e si trovano ancora in ampia fase di rodaggio. Va comunque detto che si sono scontrati con una compagine di casa presentatasi al meglio, nel giorno dello start ufficiale dell’annata. Già gli ultimi test lasciavano intravedere progressi evidenti e ieri se ne è avuta la piacevole ed applaudita conferma. La pratica passaggio del turno si è risolta già nel primo tempo, quando Svidercoschi e Pasqualino nel giro di 29’ avevano portato sul 2-0 dolomitico. Virvilas ha evitato la rete al passivo nell’unica volta in cui è stato chiamato in causa e dopo pochi giri di lancette della ripresa ci ha pensato Alex Cossalter a rendere più rotonda l’affermazione. Niente male l’iniezione di fiducia in vista del debutto in campionato di domenica contro il Villafranca, mentre quanto alla Coppa si conoscerà solo nei prossimi giorni l’avversaria. Probabile comunque sia il Montebelluna, per una semplice questione geografica. L’unica preoccupazione, e neppure così di poco conto, riguarda l’infortunio occorso sul finire di primo tempo a Vinciguerra. Preoccupa il ginocchio dell’esterno, uscito sui suoi piedi ma abbondantemente fasciato, e peraltro al momento è fuori pure Estevez causa problematiche di tesseramento.

PASQUALINO IS ON FIRE

La Dolomiti Bellunesi di Coppa si dispone con il 3-4-3, nel quale davanti a Virvilas si piazzano Alari, Pettinà e Toniolo. Pasqualino e Macchioni occupano le corsie esterne, con compiti in prevalenza offensivi. In attacco invece il capitano Alex Cossalter e Vinciguerra affiancano la punta Svidercoschi. In panchina, ma solo a onor di firma, Conti e Faraon. In tribuna il lungodegente Thomas Cossalter. Occorrono pochi minuti per capire che rischia di essere un assolo dolomitico. Pressing alto e corale, retroguardia attenta e qualità dispensata a chili dai piedi buoni del centrocampo. Ad anticipare la rete di Svidercoschi (19’) ci sono una chiusura del portiere Amoroso su Vinciguerra, una punizione invitante calciata però malissimo da Casella e un anticipo all’ultimo ai danni di Svidercoschi da parte della retroguardia trentina. La quale però capitola quando dal corner corto di Artioli, Casella crossa in mezzo un pallone su cui l’attaccante romano della Dolomiti deve solo appoggiare di testa in rete il vantaggio. Su un’altra azione corale, Macchioni colpisce invece male un invitante cross di Pasqualino. Ed allora l’esterno proveniente dall’Arzignano conferma di vivere una settimana da sogno a livello realizzativo. Alle tre reti firmate nelle recenti uscite, aggiunge la più importante con una spettacolare conclusione al volo da fuori (29’) su angolo di Casella: 2-0. Ottimo poi Virvilas a replicare su Forestan nel finale di frazione. Davvero un rammarico quindi quanto accade all’inizio dei due minuti di recupero: infortunio a Vinciguerra, il quale in avvio di ripresa sarà sostituito da De Paoli.

PAURA IN TRIBUNA, POI TRIS

Molta ansia nell’intervallo, perché subisce un brutto colpo alla testa in tribuna l’ex presidente del Belluno Livio Gallio immediatamente soccorso dal personale sanitario. Quanto al campo, la Dolomiti non vede mai insidiato il proprio doppio vantaggio, nonostante il Levico rientri con più orgoglio e maggiore spigliatezza. Anzi, un pressing alto di Svidercoschi e il successivo passaggio filtrante di Macchioni individua Cossalter pronto a colpire il più facile dei 3-0. Poi girandola di cambi – dentro Onescu, Corbanese, De Carli e Sommacal –, minuti conclusivi sotto la pioggia e passaggio del turno certificato al triplice fischio. Ora tocca al campionato. E la Dolomiti ci arriva alla grande.

DOLOMITI BELLUNESI – LEVICO TERME 3-0

DOLOMITI BELLUNESI (3-4-3): Virvilas; Alari, Pettinà, Toniolo; Pasqualino (85’ Sommacal), Casella (78’ De Carli), Artioli, Macchioni; Alex Cossalter (72’ Onescu), Svidercoschi (72’ Corbanese), Vinciguerra (46’ De Paoli). A disposizione: Saccon, Conti, Arcopinto, Faraon. Allenatore Lucio Brando.

LEVICO TERME (4-3-1-2): Amoroso; Marini, Marchesan, Masetti, Scandilori; Forestan (79’ Compaore), Nicolas Santuari, Gabriel Santuari (65’ Rinaldo); Fracaro (46’ Gubellini); Orsega (46’ Gasperotti), Moraschi (56’ Preknicaj). A disposizione: Segantini, Bortolotti, Dalla Bernardina, Zamboni. Allenatore Claudio Rastelli.

Arbitro: Esposito di Napoli. Assistenti: Lembo di Valdarno, Mansutti di Basso Friuli.

Reti: 13’ Svidercoschi, 29’ Pasqualino; 54’ Cossalter.

Note: spettatori 250 circa (179 paganti). Angoli 8-2. Ammoniti Casella (D), Gubellini, Masetti (L). Recupero 2’ p.t., 3’ s.t.

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