Dopo i bronzi europei è Alba De Silvestro la star della Transcavallo

La comeliana è rientrata ieri dalla rassegna spagnola.

«La gara di sabato segna l’inizio delle gare lunghe, su cui punto molto»

Ilario Tancon
Il podio degli Europei con Alba De Silvestro e il marito Michele Boscacci
Il podio degli Europei con Alba De Silvestro e il marito Michele Boscacci

Il personaggio

Ilario Tancon

Dopo le due medaglie di bronzo conquistate agli Europei di Boì Taüll, Alba De Silvestro sarà una delle stelle della Transcavallo, la storica sci alpinistica che andrà in scena sabato in Alpago. La comeliana dell’Esercito gareggerà insieme a un’altra azzurra, la valtellinese Giulia Murada. «Sarà la gara che introduce al periodo delle gare lunghe, non male come inizio», sottolinea la ragazza di Padola, moglie di Michele Boscacci, uno dei riferimenti assoluti dello sci alpinismo azzurro. «Ora gli appuntamenti sono tanti e voglio fare bene», prosegue Alba.

Nel mirino c’è, ad esempio, il Tour du Rutor, evento valdostano che si svolgerà dal 31 marzo al 2 aprile e che propone 75 chilometri di fuoripista, 40 di salita, 32 di discese e 5 di creste aeree. «Quest’anno sarà valido anche quale campionato del mondo di lunga distanza e possiamo dire che sì, è un grosso obiettivo stagionale». Ma le occasioni per togliermi delle soddisfazioni non mancano: dal Sellaronda (in programma il 25 marzo, con partenza e arrivo a Corvara, ndr) al Mountain Attack (a Saalbach, in Austria, l’11 marzo), gli obiettivi sono tanti. Senza dimenticare i due appuntamenti di Coppa del mondo. Ci proverò».

La Coppa a metà marzo approderà in Val Martello (Bolzano) mentre a inizio aprile celebrerà l’atto conclusivo a Flaine, in Alta Savoia (Francia). Finora, in Coppa Alba è stata abbonata ai quarti posti. «Sono mancai i podi ma non è che sia andata piano. Non sono stata brillantissima anche a causa di un’infiammazione allo psoas, ma nell’ultimo periodo le cose sono andate un po’ meglio. E poi c’e da dire che ogni anno il livello si alza e confermarsi diventa sempre più difficile».

Agli Europei di Boì Taüll, su Pirenei francesi, sono arrivati, dopo il deludente ottavo posto nel vertical, due bronzi: uno nell’individuale (alle spalle della francese Gachet-Mollaret, autentica pigliatutto di questa stagione, e alla svedese Tove Alexandersson) e uno nella gara a squadre (in coppia con il marito Michele Boscacci, alle spalle dei francesi Emily Harrop e Thibault Anselmet ce dell’altro tandem azzurro, quello formato da Giulia Murada e Nicolò Canclini).

«Il bilancio di questi Campionati Europei, corsi in un luogo adattissimo allo sci alpinismo, ancorché con pochissima neve, è più che positivo. La rassegna continentale era partita male nel vertical: non solo per il piazzamento quanto per le sensazioni avvertite e la tanta fatica. Poi, per fortuna, le cose sono andate meglio e sono arrivati due bei terzi posti».

La gara finale dell’Europeo è stata la gara a squadre. Si è trattato di una novità importante, per via della formula: per la prima volta, infatti, si è svolta con la formula olimpica “mixed”, ovvero con squadre composte da un uomo e una donna (due frazioni a testa).

«La staffetta con questo formato è molto spettacolare e avvincente», commenta la ragazza del Centro sportivo Esercito. «Essendo mista, dà inoltre a più nazioni la possibilità di essere in gara e questo è un bene. Siamo partiti senza troppe aspettative e abbiamo portato a casa un bel bronzo. Dopo tanti quarti posti, speriamo di continuare su questa strada, anzi di migliorare».

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