È nato il vivaio del Pedavena. «Nessuna rivalità con la Dolomiti»

Massimo Agnello presenta il progetto. «Vogliamo dare spazio a quei giovani rimasti esclusi»
Gianluca da Poian
La presentazione del vivaio del Pedavena
La presentazione del vivaio del Pedavena

PEDAVENA

Niente rivalità con la Dolomiti Bellunesi. Il settore giovanile a cui di fatto il Pedavena ha dato il via ieri sera nel corso della presentazione ufficiale alla comunità, non vuole rappresentare un tentativo di competere con la principale società della provincia.

Al contrario, intende essere la chiara volontà di dare spazio e valorizzazione a quel buon numero di ragazzi che giocoforza non riescono a trovare posto nel vivaio dolomitico. Tanto più dopo lo spostamento annunciato dell’attività agonistica a Sedico. Però la società gialloblù non manca di ambizione, avendo dato il via ad un’attività di vivaio coordinata e gestita da nomi di punta del calcio feltrino nonostante sia solo il secondo anno di vita.

Massimo Agnello è il responsabile tecnico, ed assieme a Mauro Cappellaro e Vittorio Ferrigno farà parte dello staff di allenatori delle squadre Giovanissimi ed Allievi provinciali. Francesco Perotto coordinerà in particolare Piccoli Amici e Primi Calci, mentre Christian Stò farà lo stesso con Esordienti e Pulcini. Numeri e dettagli degli staff tecnici verranno resi noti più avanti, ma la base di partenza è importante ed ambiziosa. Lo spiega lo stesso Agnello.

Ad occhio, si vedrà quella tipologia di lavoro che svolgevate all’Union Feltre prima e alla Dolomiti Bellunesi poi. Corretto?

«Certo. Partiamo con una metodologia di lavoro improntata alla qualità. L’intenzione è continuare quel percorso caratterizzante le nostre precedenti esperienze, ricalcando metodi e peculiarità. E lo si può fare solo puntando alla qualità dello staff tecnico ed organizzativo. Al tempo stesso, quando sei nuovo cominci da zero iscritti, ragion per cui dobbiamo avviare l’intero meccanismo. La base fondante è comunque un entusiasmo contagioso dell’intero ambiente. Tra prima squadra e vivaio, il Pedavena conta su una base dirigenziale ampia. Faccio un esempio: disporre di tre segretari è notevole».

Qualche nome?

«Io, Cappellaro e Ferrigno seguiremo il settore agonistico, avvalendoci inoltre di Nicola Dall’Agnol nel ruolo di preparatore dei portieri. A Perotto sono stati affidati Piccoli Amici e Primi Calci, mentre è notizia di poche ore fa il sì di Stò per Esordienti e Pulcini. Quanto a maestri della tecnica e preparatori, definiremo il tutto nel corso delle prossime giornate. Approfitteremo comunque della notevole qualità di giocatori della prima squadra…».

Non possiamo negare però gli screzi, o meglio le divergenze di vedute, che molti di voi hanno avuto con la Dolomiti. È nata una nuova rivalità?

«No. Loro sono a livello Elitè e puntando al professionismo aumenteranno sempre di più il livello qualitativo. Noi partiamo dal provinciale per arrivare credo al massimo ad un regionale, attraverso comunque modalità lavorative gestite come si deve. C’è massima disponibilità a collaborare assieme a loro. Dopo di che, su un territorio come il feltrino dove ci sono circa 30 mila abitanti, spazio per altre realtà giovanili credo proprio ce ne sia…».

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