Entusiasmo per la nuova Spes. Schiano: la A3 era troppo per noi

L’ex libero della Da Rold ha abbracciato con grande entusiasmo la proposta di portare tutti gli ex Belluno nella squadra di Furmenti
Nicola Pasuch
Roberto Schiano
Roberto Schiano

Nelle ultime cinque stagioni con la maglia della Pallavolo Belluno ha conquistato una promozione in C (2017), poi una in B (2019) e infine una in A3 (2021). Il libero Roberto Schiano (che da poche ore è anche diventato papà di Enea, assieme a mamma Giorgia Dal Mas) è stato tra i primi a sposare l’idea di una Spes Belluno di serie C imperniata sugli ex giocatori della Da Rold Logistics.

«Da un po’ di anni ero il più vecchio del gruppo», racconta Schiano, «e ho sempre sostenuto che la pallavolo debba essere un divertimento e mai uno stress. Lo pensavo quando la società scelse di rinunciare alla serie C per ripartire dalla D. E a maggior ragione lo penso adesso. Quando la società ci ha chiesto la disponibilità per affrontare un campionato di serie A, ho ritenuto che fosse troppo impegnativo. Ma non volevo smettere».

La preparazione con coach Furmenti inizierà lunedì.

«Volevo continuare a giocare», continua Schiano, «ma serviva trovare qualcosa che non fosse troppo impegnativo. Così ho provato a coinvolgere in quest’idea quei miei compagni di squadra che a loro volta avevano detto di no all’impegno della serie A. E ho trovato subito grande entusiasmo da parte di ragazzi come Enrico Zanolli e Roberto Burigo. Ma non solo: questa soluzione dovrebbe consentire di coinvolgere nuovamente anche alcuni ragazzi che erano fermi da qualche tempo, come Michele Tollardo e Roberto Da Pian. Abbiamo ancora voglia di giocare».

Con quali obiettivi affrontate questa nuova avventura?

«Personalmente, lo faccio senza nessuna ambizione personale, con il solo scopo di divertirmi, fare parte di un gruppo e fare un po’ di sport. Se poi ne uscirà una bella squadra e verrà fuori qualcosa di più, tanto meglio».

Intanto la squadra neopromossa in A3 è cambiata parecchio. Che idea ti sei fatto?

«Anche se non conosco singolarmente i giocatori, mi sembra che siano un buon gruppo e spero che col passare del tempo confermino questa mia sensazione. L’A3 è una bella scommessa e speriamo che questa scommessa la vincano».

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