Farenzena batte 3 colpi: «Lottiamo»
AGORDO. Sono più di dieci anni che Enrico Farenzena indossa la maglia dell'Agordina. Ma di segnare una tripletta gli era capitato soltanto una volta, prima di domenica scorsa: «Davvero tanti anni fa, in Terza categoria», ricorda.
Il capitano biancoceleste, che quest'anno ha firmato sette reti, si è scatenato a Sois: ne ha messe a segno tre ed ha lanciato in orbita l'Agordina che, ora, crede nei playoff: «Erano l'obiettivo di inizio anno e visto che siamo a soli due punti non vedo perché non dovremmo crederci. Va detto però che non dipende solo da noi perché se va come l'anno scorso c'è il rischio che i playoff non si disputino neanche. Credo che sia sempre meglio puntare un po' più in alto delle proprie possibilità, piuttosto che più in basso, e vedere ciò che si riesce a fare. La nostra, comunque, è una squadra valida che ha tutte le carte in regola per poter lottare».
A fine girone d'andata siete sesti. Qual è il suo bilancio personale? «Potevamo fare un po' meglio, perché abbiamo perso punti qua e là. Abbiamo fatto qualche passaggio a vuoto, buttando via dei risultati che ci avrebbero permesso di avere qualche punto in più. Visto che l'obiettivo erano i playoff, comunque, è ancora tutto aperto. Ci è mancata, credo, un po’ di convinzione. A tratti ci siamo fatti un po’ abbattere dai risultati negativi: l'anno scorso, infatti, avevamo avuto un avvio di campionato migliore. Direi che ultimamente siamo tornati la solita squadra difficile da affrontare».
A differenza del passato, l'Agordina sta dimostrando che in un campionato regionale come quello di Seconda categoria può starci tranquillamente: «Sì, è così: dal mio punto di vista spero che questa squadra non veda più la Terza categoria, ma si stabilisca come minimo in Seconda. Lo dobbiamo ai ragazzi, che salgono dal nostro vivaio e meritano di giocare in un campionato regionale, ma anche a quegli agordini che magari non trovano fortuna calcistica altrove e scelgono di tornare qui».
A proposito di ragazzi, chi ha impressionato maggiormente? «Direi Omar Palla, un portiere classe 1999 che dopo l'infortunio di Sommavilla sta difendendo i pali dell'Agordina dimostrando di poter giocare tranquillamente in prima squadra. Sebbene il salto dagli Allievi alla Seconda categoria non sia facile sta crescendo molto e non ha praticamente mai saltato un allenamento. Tra i meno giovani merita un plauso il nostro bomber, Flavio De Lazzer. Ma la nostra forza è data da tutto il collettivo».
Farenzena non è soltanto il capitano della squadra più rappresentativa della valle. Ad Agordo è molto conosciuto anche per il suo impegno extracalcistico: dopo aver presieduto la consulta giovanile studentesca è divenuto presidente della Pro loco di Agordo: «C'è un'unica realtà che fa calcio in Figc a livello di prima squadra. Esiste il torneo Agordino, ma è tutta un'altra cosa. Il ruolo di una società come l'Agordina, pertanto, è fondamentale non soltanto per il comune, ma anche per tutti quei territori limitrofi».
È ormai un ritornello: fare calcio in montagna non è facile. Quest'anno, però, la situazione sembra un po' meno critica: «Per adesso riusciamo a continuare ad allenarci al campo di Agordo, anche se di sera il fondo è un po' ghiacciato. Almeno non dobbiamo spostarci in giro per la provincia per allenarci, cosa che mi è capitata moltissime volte negli anni scorsi. Le nostre montagne vivono anche e soprattutto della neve. Speriamo dunque che la neve venga dove ci sono le piste ma che risparmi Agordo dove, di piste, non ce ne sono».
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