Feltrese, salvezza appesa a un filo
FELTRE. La Feltrese resta nel limbo, tra Eccellenza e Promozione. Ma ormai la sua permanenza nel campionato in cui milita da moltissime stagioni è appesa a un filo.
La sconfitta di domenica contro il San Donà, la più forte compagine del girone B, rende sempre più critica la situazione dei granata. Tuttavia, certamente non arriverà sabato prossimo la matematica condanna alla retrocessione.
La situazione. La formazione guidata da Giovanni Pelligra è ultima. Cinque punti più avanti c'è il Vittorio Veneto che, al momento, sarebbe a sua volta escluso dai playout per l'eccessivo ritardo (dieci punti) dalla quintultima. Che, ironia della sorte, è il San Giorgio Sedico. Quella stessa regola, dunque, che in questo momento garantirebbe la conferma della categoria ai sedicensi rende tremendamente difficile l'impresa dei granata.
Il calendario. Non esistono partite facili, quando si è ultimi in classifica e non si hanno alternative alla vittoria. Ma le cinque fatiche che dovrà sostenere la squadra granata da qui alla fine sono davvero ardue. La prima, sabato, è quella interna contro il Crocetta. I cornudesi hanno recentemente battuto il San Giorgio Sedico e cercano altri punti per mettere in cassaforte la salvezza. Dopo Pasqua, i granata incontreranno tre squadre d'alta classifica (nell'ordine Nervesa allo Zugni Tauro, Treviso fuori casa e Liapiave ancora a Feltre) ed una sola diretta avversaria, la Godigese. Dalla parte dei bellunesi, la sola consolazione di poter contare sul fattore campo in quattro delle restanti prove. Ma non è che tra le mura amiche il rendimento dei granata sia stato sin qui sensibilmente migliore che in trasferta (nove punti in dodici giornate contro i sei ottenuti in tredici turni fuori casa).
Il recupero. Sabato, contro il Cornuda Crocetta, la Feltrese dovrà fare a meno di tre giocatori. Due di questi, Damo e Zanolla, sono i difensori centrali di maggior esperienza. Il terzo è il capitano, Marco Mele. Tutti e tre sono stati espulsi nella gara contro il San Donà. Le loro assenze peseranno come non mai. (n.p.)
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