Fisi Veneto, si chiude l’era Bortoluzzi. E’ incandidabile dopo 3 mandati

Arrivata la risposta dal Coni: il numero uno regionale ieri sera ha riunito il consiglio d’urgenza.

Lascia anche la presidente provinciale Monti, quello nazionale Roda spera ancora

Gianluca de Rosa
Roberto Bortoluzzi, presidente della Fisi Veneto
Roberto Bortoluzzi, presidente della Fisi Veneto

BELLUNO

Tanto tuonò che alla fine venne a piovere. Il decreto di legge che ha introdotto il limite dei tre mandati per i presidenti delle federazioni sportive, già approvato dal Senato in via definitiva, è ora da considerarsi valido e di conseguenza effettivo.

Lo ha stabilito una commissione di esperti incaricati dal Coni, ente sul quale è ricaduta la patata bollente dopo la presa di posizione assunta dal presidente della Fisi nazionale Flavio Roda, che ne contestava la legittimità. Eppure la vicenda ha tenuto col fiato sospeso anche i vertici regionali e provinciali.

Fino a ieri quando, sia per il presidente regionale Roberto Bortoluzzi, che per la presidente provinciale Federica Monti, si sono di fatto chiuse in via ufficiale le porte per un prolungamento dei rispettivi mandati.

Se per Federica Monti la situazione si presentava fluida già da qualche settimana, di fronte alla decisione di non ricandidarsi, indipendentemente dal risultato del ricorso, per Roberto Bortoluzzi la legge 8/2018 fortemente voluta dall’ex ministro dello sport Luca Lotti significa la fine di un’era.

Non a caso, nella tarda serata di ieri, il presidente ha riunito a Belluno in via straordinaria ed in tempi celeri l’intero consiglio direttivo per un primo confronto sulle strategie da intraprendere alla luce di quanto successo. Gli incontri proseguiranno oggi alla presenza dei presidenti provinciali.

«Ci prendiamo una settimana di tempo per riflettere sul da farsi», si è limitato a commentare Roberto Bortoluzzi, «quel che è sicuro è che il sottoscritto non sarà più il presidente della Fisi regionale. Questo non significa che non potrò ricoprire un altro ruolo ma al momento è prematuro parlare di quello che sarà. Toccherà ad ognuno prendersi le proprie responsabilità. Per questo ho convocato il consiglio direttivo. Per quanto la decisione si potesse anche prevedere, adesso è giunto il momento di passare ai fatti. Serve una strategia per garantire continuità all’ente. Non c’è tempo da perdere, ne abbiamo perso fin troppo. Chiederò un parere anche ai presidenti provinciali, poi ufficializzeremo la linea che porterà all’elezione del nuovo presidente».

Un’elezione importante visto che all’orizzonte si profila il quadriennio olimpico 2022-2026. L’ospitalità delle olimpiadi invernali sul territorio bellunese di fatto rappresenta un’opportunità per tanti anche se al momento, stando alle indiscrezioni trapelate attorno alla stanza dei bottoni, di candidature concrete non ce ne sono.

Detto di Bortoluzzi e di quello che sarà il futuro della Fisi Veneto, resta un punto interrogativo anche sul futuro della Fisi Belluno. Il tutto col grande dubbio relativo al futuro di Flavio Roda sulla poltrona più alta degli sport invernali nazionali, senza dimenticare che l’effettività della legge precluderà le olimpiadi invernali del 2026 anche al presidente del Coni Giovanni Malagò, il cui incarico scadrà nel 2025.

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