Franzin: «È bello che la gara sia ancora così viva»

CORTINA. Niente corona all’arrivo e Tord Asle Gjerdalen cerca di capire se è effettivamente il vincitore, ma subito apprende della squalifica di Chernousov ed esulta.
«Gara durissima dall’inizio alla fine, avere dei buoni materiali è stato determinante ai fini del successo finale, paesaggio meraviglioso, anche se noi di testa abbiamo poco tempo per godercelo».
C’è ressa intorno al russo Sergey Ustiugov che … parla solo russo. Ci aiuta Eugenia Bitchougova, ex atleta che ora vive a Trento: «Noioso spingere per tutti questi chilometri, nessuno ha voluto partire da solo e provare a vincere prima della fine. Era la prima gara per me in double poling e non possono paragonarlo alle gare di Coppa del Mondo, totalmente differenti. Vengo spesso a Dobbiaco ad allenarmi e a gareggiare, mentre a Cortina è la prima volta».
La svedese Britta Johansson Norgren è sempre più sola al comando nel circuito Visma Ski Classics: «Gara diversa dal solito, lenta e nessuno voleva andare. Divertente anche ritrovarci con gli uomini alla fine, prima dello sprint finale davvero veloce. Ha nevicato molto stamattina e non è facile correre veloci così, location meravigliosa ed è pazzesco aver vinto tutte le gare Visma Ski Classics fino ad ora».
«Ho chiuso a cinque secondi dal primo – dice con soddisfazione Mauro Brigadoi - grande volata e sono molto contento del risultato, la mia miglior gara da quando corro in questo circuito. Avevo degli sci fantastici, ho recuperato più di un minuto a scendere da Cimabanche. È andato tutto alla perfezione».
Nel parterre c’era anche Luciano Franzin, uno dei pionieri della gara: «Una bella soddisfazione che la gara sia ancora viva dopo 41 anni, la manifestazione è nata per desiderio delle due comunità, volevano organizzare qualcosa che durasse nel tempo. Posso dire che ce l’abbiamo fatta, la prima la organizzammo in quattro giorni fino a Fiames, con la vittoria di De Zolt».
Infine parola a Herbert Santer, responsabile del comitato organizzatore: «Devo ringraziare semplicemente tutti i collaboratori, senza di loro non si potrebbero realizzare manifestazioni come questa».
50 km maschile. 1 Tord Asle Gjerdalen (Norvegia) 2:15:43.11; 2 Andreas Nygaard (Norvegia) 2:15:43.67; 3 Sergey Ustiugov (Russia) 2:15:43.76; 4 Anton Karlsson (Svezia) 2:15:43.86; 5 Morten Eide Pedersen (Norvegia) 2:15:44.02.
I bellunesi. 84. Sandro Dimai 2:40:44.26; 93. Toni Barp 2:43:39.72; 121. Andrea De Monte Pangon 2:51:59.48; 136. Willi Alverà 2:55:37.42; 151. Andrea Viel 2:57:48.94; 181. Silvio Zambelli 3:03:54.18; 216. Simone Todesco 3:08:39.14; 280. Giovanni Caldart 3:17:13.82; 338. Sergio Bachmann 3:25:40.75; 361. Antonio Cordella 3:27:39.72; 429. Janez Molin Pradel; 3:37:09.26; 458. Costantino Costantin 3:41:18.03; 499. Claudio Fontanive 3:47:07.65; 534. Carlo Antoniacomi 3:51:45.65; 542. Loris Dal Magro 3:52:57.35; 555. Giovanni Menardi 3:56:28.66; 563. Tiziano Comis 3:57:28.21; 574. Michele Fain Binda 3:59:52.58; 657. Gian Luigi Furlan 4:22:19.99; 732. Massimo Mosena 4:45:55.60.
50 km femminile. 1 Britta Johansson Norgren (Svezia) 2:46:12.07; 2 Katerina Smutná (Repubblica Ceca) 2:46:12.39; 3 Lina Korsgren (Svezia) 2:46:31.93; 4 Sara Lindborg (Svezia) 2:46:40.55; 5 Astrid Øyre Slind (Norvegia) 2:46:42.25. (dapo)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi