Freeride: exploit di Silvia Moser, è terza sulle nevi francesi
CORTINA. Il grande giorno di Silvia Moser. A Chamonix, la ventiquatrenne cortinese ha chiuso con un grande terzo posto la sua prova allo “Swatch freeride world tour 2015” by The North Face. Moser, in Francia, è stata l'unica italiana ad avere preso parte alla manifestazione di livello internazionale.
Il freeride è una pratica assai spettacolare dello sci: si tratta di evoluzioni, come fuoripista in neve fresca. I criteri di valutazione dei quali tengono conto i giudici per stilare le classifiche sono cinque: linea di discesa, salti e stile, fluidità, controllo e tecnica. Per Silvia Moser, dunque, quella di sabato è stata un'avventura da ricordare ma anche una conferma. La forte rider ampezzana, infatti, figura al momento tra le dieci atlete più forte del mondo in questa disciplina. In terra francese, Moser, grazie ad una linea originale ed aggressiva, ha chiuso sul gradino più basso del podio, totalizzando 70 punti nella gara vinta dall'austriaca Eva Walkner (73) davanti alla svedese Christine Hargin (72.50).
Terza lo scorso anno nei Qualifiers, la bellunese, la più giovane atleta di tutto il circuito, meglio non poteva cominciare l'avventura nel circuito internazionale. Nata e cresciuta a Cortina, Silvia Moser ha iniziato a sciare all'età di due anni e mezzo. Da quel momento ha sempre sciato, prima facendo parte dello Sci club Cortina e dopo del Comitato Veneto, gareggiando fino all’età di 16 anni, allorquando ha deciso di chiudere la sua carriera a causa di numerosi problemi al ginocchio. Moser è diventata di seguito maestra di sci e da tre anni lavora in Francia, a La Plagne. Da quel momento, la cortinese ha aperto un nuovo capitolo della sua storia con la montagna. Nel 2010, la forte rider ha vinto la prima edizione della “Freeride Punta Nera” a Cortina. L’anno scorso ha disputato cinque gare di qualificazione e, tra una lezione e l’altra, è riuscita a qualificarsi per il world tour di Freeride. Sabato, infine, ecco il capolavoro: alla prima gara, subito un podio. E chi ben comincia, si sa, è a metà dell'opera.
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