Gaspari bronzo ai Mondiali juniores
Bronzo storico per Mattia Gaspari. L’ampezzano del Bob club Cortina, classe 1993, ha regalato la prima medaglia iridata giovanile all’Italia, conquistando il terzo posto ai Mondiali Juniores di Winterberg.
Dopo aver fatto cose eccelse in Coppa del Mondo, Gaspari ha offerto una prestazione di eccellenza assoluta anche ai Mondiali giovanili, confermandosi uno degli atleti più promettenti del panorama internazionale dello "slittino con la faccia in giù".
Terzo, Gaspari, a 37 centesimi dal vincitore, il russo Nikita Tregybov che ha preceduto il tedesco Kilian von Schleinitz di 8 centesimi. Altri due gli azzurri ieri in gara: Manuel Schwaerzer, 19°, e Andrea Vairoli, ventiduesimo. Nella storia dello skeleton, era finora solamente una la medaglia conquistata dagli atleti azzurri: lo storico oro olimpico, vinto da Nino Bibbia a Sankt Mortiz, nel 1948 (prima medaglia d'oro azzurra alle Olimpiadi invernali).
«Speravo di arrivare sul podio dopo le belle prestazioni offerte in Coppa del Mondo» esordisce Mattia. «Sono tornato dall’America domenica e non è stato semplicissimo una volta in pista qui a Winterberg ho dato il 110 per cento, come al solito del resto».
Un bronzo che riempie Gaspari di soddisfazione ma un rammarico tuttavia c’è. «La caviglia non è del tutto in ordine e ho dolore in fase di spinta» spiega l’ampezzano. «A causa di ciò qualche centesimo l’ho perso. In ogni caso guardiamo avanti: a finire bene questa stagione, che proporrà i Mondiali assoluti di Innsbruck e a migliorare in fase di spinta».
C’è anche una speranza. «Speriamo di poter entrare in un corpo militare» dice ancora Gaspari. «Questo mi permetterebbe di allenarmi e di poter continuare a crescere». La soddisfazione di Mattia è anche quella della sua società, il Bob club Cortina. «Siamo veramente soddisfatti. Mattia sta premiando il lavoro che abbiamo iniziato qualche anno con il progetto skeleton» afferma Gianfranco Rezzadore, presidente del sodalizio ampezzano. «Soprattutto, sta avendo le soddisfazioni che merita e che si è guadagnato a forza di sacrifici. Nonostante le tante difficoltà ha saputo tenere duro e andare avanti. Non dimentichiamo che per allenarsi deve andare all’estero visto che in Italia non esiste una spinta. E non bisogna dimenticare che non ha alle spalle un gruppo sportivo militare: entrarci sarebbe la garanzia di futuro per lui e per la disciplina».
«Per quanto riguarda gli aspetti tecnici» dice ancora Rezzadore «Gaspari possiede una qualità di guida ottima. Se migliora sulla spinta sarà tra i migliori al mondo a livello assoluto. Intanto godiamoci questo risultato. Poi, però, dalla primavera, bisognerà trovare delle soluzioni per il futuro».
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