Gidoni fa un dono allo Schiara San Vittore non recupera più
Lo Schiara fa sua la sfida in alta quota con il San Vittore. Le due squadre giocano bene e danno spettacolo. L’ago della bilancia, però, si chiama Giovanni Gidoni, che è alla prima partita da titolare con la nuova maglia e ha tanta voglia di dimostrare a tutti da che categoria arriva. Quella che si gioca a Tisoi è una partita aperta a ogni risultato, ma non per questo le due squadre si risparmiano.
Il San Vittore, però, ci mette un po’ a ordinare le idee e a prendere le misure di un campo ostico come quello dei gialloneri ed è così che i padroni di casa ne approfittano dopo appena dieci minuti, con un’azione partita dal solito Gidoni, che fin dai primi minuti si scatena su una fascia e sull’altra, quando si scambia con Altamura. Suo il tocco che dà il via all’offensiva verso la porta difesa da Specia che si conclude con il gol di De Francesco, capace di stoppare ottimamente il pallone in area e di insaccarlo con un bel diagonale alla sinistra del numero uno feltrino. Tre minuti più tardi è Barbara ad avere il pallone buono per il raddoppio, ma si allunga troppo la palla e non può far altro che raccoglierla oltre la linea di fondocampo. Il primo vero tiro degli ospiti arriva al 30’ con Curto, ma segna un crescendo importante del San Vittore nel finale di frazione, tanto che al 41’ arriva il brivido più grande con un tiro-cross che Barp riesce all’ultimo a stoppare sulla linea, scivolando però in fase di atterraggio e carambolando dentro la propria rete; per sua fortuna gli unici giocatori a un passo sono in maglia rossa e il risultato può rimanere invariato fino all’intervallo.
La ripresa è un carosello di occasioni per lo Schiara, che va a un passo dal raddoppio, come con Moro che sceglie non proprio felicemente di tirare di piatto dal limite dell’area dopo una splendida azione di Gidoni che aveva messo in mezzo per Biz e che sembrava oramai destinata a concludersi in rete dopo la ribattuta di Specia. Al 50’ un brutto colpo rimediato da De Salvador fa sussultare panchine e tribune, quando il difensore da terra fa capire di non riuscire a respirare, tanto spavento ma per fortuna tutto rientra nel giro di pochi minuti e il giocatore non ha nemmeno bisogno di abbandonare il campo. Al 63’ Adami riequilibra il match con una bellissima punizione che bacia il palo più lontano difeso da Barp e si insacca senza che il numero uno possa intervenire. La partita sembra aver preso il binario del pareggio, ma Gidoni, evidentemente, ha altri piani. È così che chiede profondità su una punizione battuta velocemente nei pressi del limite dell’area avversaria, si accentra, punta Specia e lo brucia con un tiro di fionda potente. 2-1 e risultato in cassaforte fino al 94’. —
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