Giro d’Italia, Sacile-Cortina con antipasto in Cansiglio

Poi lo show su Fedaia, Pordoi e Giau: ecco la tappa bellunese di lunedì 24 maggio 
L’ultimo arrivo a Cortina nel 2012 della Corsa Rosa
L’ultimo arrivo a Cortina nel 2012 della Corsa Rosa

CORTINA. Ora è ufficiale. Il 24 maggio Cortina ospiterà, per la settima volta nella storia, un arrivo del Giro d’Italia. Quella che si concluderà in Ampezzo sarà la tappa regina del Giro 104, edizione presentata nel pomeriggio di ieri a Milano.

Si tratta di una frazione durissima che partirà da Sacile (Pordenone) per concludersi ai piedi del campanile. Quel giorno i ciclisti dovranno percorrere 212 chilometri e superare 5.700 metri di dislivello, con quattro gran premi della montagna.

La novità emersa dalla presentazione del 24 febbraio, è proprio il primo gran premio della montagna, quello in cui i corridori transiteranno poco dopo il via, quando si dovrà salire sulla Crosetta, fino in Cansiglio, salendo dal versante trevigiano, quello di Fregona.

Poi, dopo la discesa verso l’Alpago, passaggi a Spert e Farra, salita sul “dente” di Vich, discesa su Ponte nelle Alpi, transito per Belluno e la risalita dell’Agordino per arrivare fino a Saviner dove inizierà una delle salite più impegnative della corsa rosa, il Fedaia.

Dopo aver scollinato ai piedi della Marmolada, picchiata su Canazei e poi di nuovo su, verso il Pordoi che sarà quest’anno Cima Coppi, vale a dire la salita più alta del Giro.

Si punterà dunque su Arabba, si attraverserà la vallata di Fodom e si transiterà per Colle Santa Lucia prima dell’ultima terribile ascesa, il Giau. Menu niente male, il 24 maggio, che sarà di lunedì.

«Dopo due settimane da capitale della neve, rilanciamo con il Giro d’Italia», ha commentato ai microfoni Rai il sindaco Gianpietro Ghedina. «Sarà la tappa regina della corsa rosa e riusciremmo a proporre una bellissima cartolina di Cortina in versione estiva».

Il Giro torna a Cortina a distanza di nove anni dall’ultima volta, quando, nel 2012, la vittoria andò allo spagnolo Joaquin Oliver Rodriguez (in maglia rosa) che batte il ristretto gruppo dei migliori in volata, precedendo Ivan Basso e il canadese Ryder Hesjedal (quest’ultimo sarà il vincitore finale della corsa). la prima volta del Giro all’ombra di Tofane e Cristallo fu nel 1939, quando nella Gorizia-Cortina vinse fu Secondo Magni. Nel 1948, a firmare la Auronzo-Cortina fu il campionissimo Fausto Coppi mentre nel 1951 (Trieste – Cortina) si impose un altro grandissimo, il francese Louison Bobet.

Nel 1955 (ancora una Trieste – Cortina) si impose il piemontese Angelo Conterno. Nel 1977 vittoria di Giuseppe Perletto nella tappa che da Conegliano portava a Col Druscié. A Nord Est il Giro vivrà giornate intense. Oltre alla tappa di Cortina, venerdì 21 ci sarà la Ravenna – Verona, omaggio alla celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante.

Il giorno successivo la prima tappa di vera montagna: Cittadella – Zoncolan (dal versante meno duro, quello di Sutrio).

Domenica 23, la Grado – Gorizia, tappa vallonata e ricca di insidie. Martedì 25 ci sarà una giornata di riposo mentre venerdì 26 la Canazei –Sega di Ala, con arrivo su una salita davvero durissima. —

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