Giuliana: «Schiocchet mi ha solo anticipato. Prima o poi lo avrei esonerato»

Parole durissime del presidente del Longarone Alpina: «Delle sue scelte non mi fidavo più. Stava diventando tutto un folklore e la squadra era involuta»

Gianluca da Poian
Carlo Giuliana, qui con il difensore Nicola Rimoldi
Carlo Giuliana, qui con il difensore Nicola Rimoldi

“Abbiamo preso atto della sua decisione, giunta tramite messaggio ad alcuni dirigenti, ma non al sottoscritto. Ciò comunque ci ha messo in difficoltà alla vigilia di una partita assai importante come quella di Coppa Veneto».

Il presidente Carlo Giuliana parla così dopo l’accettazione delle dimissioni del suo ormai ex tecnico Tiziano Schiocchet. E rincara la dose, non mandandole certo a dire. Di sicuro sembrano assai lontani i tempi in cui lo stesso Giuliana in estate, parlando proprio di mister “Schiocco”, sottolineò come secondo lui il tecnico si stesse divertendo come mai avvenuto nella sua carriera. Adesso invece il rapporto va a chiudersi per incompatibilità di vedute, aprendo di fatto l’era Sandro Tormen.

ANTICIPATO… L’ESONERO

«Con questa sua decisione mi ha costretto a trovare nel giro di poche ore una persona adatta a prendere il suo posto», tuona il presidente gialloblù, che come spiegato dallo stesso Schiocchet vedeva il calcio in maniera diversa. «So che prima o poi lo avrei esonerato. Non so quando, non a breve credo, ma ritengo sarebbe successo. Mi ha risolto un problema, però le tempistiche non sono felici, avendo domani pomeriggio la trasferta a Pastrengo in cui ci giocheremo l’accesso ai quarti di finali di Coppa. Il motivo del futuro esonero? Delle sue scelte non mi fidavo più, così come del suo carattere, della sua irascibilità, delle sue urla in panchina. Ormai stava diventando tutto quanto folklore e intanto la squadra si stava trovando vittima di un’involuzione notevole. Domenica si è acuita una situazione già emersa nei giorni scorsi».

TROPPO POCO

Il presidente nel parlare dell’involuzione fa dunque riferimento alle prestazioni offerte dal Longarone Alpina, eppure lo score di punti sino a questo momento non era niente male. Cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta, e il primato in classifica seppur da domenica sera condiviso con la sorpresa Schiara. Oltre appunto ad una Coppa fin qui da sogno.

«Ormai il gioco espresso era irriconoscibile e nei due turni di Coppa superati, ed anche nella trasferta di Cadore dove siamo stati dominati, ci ha supportato una grande dose di fortuna. Tutto ciò in maniera ingiustificabile, e a fronte di un inizio stagione di ben altra caratura rispetto al periodo attuale».

Adesso tocca a Sandro Tormen assumere la guida dei gialloblù. E non sarà semplice riportare calma e tranquillità in un ambiente senza dubbio provato dalle ultime frenetiche ore. Se non altro domani si gioca e può essere l’occasione di ritrovare la condizione mentale necessaria a passare il turno. Ricominciare un percorso dal primo posto in classifica è comunque per i giocatori più semplice, rispetto ad una situazione di rischio retrocessione o simili. DAPO

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi