Giusti: «Union Feltre in difficoltà Non basta cambiare mister»
Gianluca Da Poian / FELTRE
Di solito Nicola Giusti se c’è da bastonare, bastona. E lo fa anche questa volta, sia chiaro. D’altronde, quando perdi 2-0 a Cartigliano uno scontro diretto senza mai tirare in porta, il presidente la voce deve alzarla.
Ma mai come in un lunedì tra i più difficili della giovane storia sportiva dell’Union Feltre, a parole dimostra di voler infondere coraggio ai propri ragazzi. Li vede fragili e spaventati, più che supponenti ed altezzosi come può anche sembrare da fuori. Se altre volte la squadra faceva quasi arrabbiare perché in campo dava l’impressione di “non volere”, domenica è sembrata “non riuscire” e “non potere”. Ed è ancor più preoccupante, lo capite bene.
13 punti, otto sconfitte nelle ultime undici giornate, altre due reti incassate e la preoccupante sensazione di essersi impantanata e non riuscire più a scappare dagli incubi che comportano le ultime posizioni di classifica. Giusti apre a nuovi movimenti di mercato proprio per questo e alza una barriera contro quelle critiche ritenute eccessive.
Presidente, quei quattro punti tra Adriese e Caldiero avevano illuso.
«Ma lo avevo già detto: cambiare allenatore non basta a risolvere le difficoltà. Stiamo attraversando un percorso pieno di difficoltà e la prestazione di domenica ha fatto dimenticare i segnali incoraggianti delle giornate precedenti. Abbiamo dei limiti evidenti da gestire».
A Cartigliano dopo venti minuti si era già capito chi avrebbe vinto.
«Io mi rendo conto che chi assiste alle nostre partite in diretta può pensare a giocatori senza voglia. Però credetemi, li conosco ed in allenamento danno una disponibilità massima. Le gambe ora non elaborano gli imput della testa e vediamo alcuni di loro messi in palese crisi dalla classifica».
Il mercato ha portato in dote Pozza, Fazio, Pasi e Cossalter a fronte della sola uscita di Michelotto. Pensate di tentare altri movimenti?
«Sì, ci ragioniamo, anche perché abbiamo tempo sino a fine febbraio. La società è pronta a fare ciò che può per tentare di risollevare una situazione difficile. Purtroppo continuiamo ad avere lentissime crescite seguite subito dopo da picchi verso il basso. Abbiamo parlato in spogliatoio più volte, ma evidentemente occorre pensare ad altre soluzioni».
Come detto, intanto Alex Cossalter è di nuovo un calciatore verdegranata ed ha già debuttato titolare.
«Dieci giorni fa è emersa tale opportunità. Sapevamo delle sue difficoltà a Ravenna e ci accomuna il bisogno di rilanciarsi. Non possiamo però pretendere salvi da solo l’Union».
I tifosi intanto perdono la pazienza.
«Ecco, qui ci tengo a fare un discorso. Accetto, anzi accettiamo le critiche costruttive, basate su fatti reali. Non mi sta altrettanto bene chi parla un po’ a caso. Le persone che hanno costruito questa squadra erano le stesse operanti negli altri proficui campionati, sottoscritto compreso. Giochiamo la D da otto stagioni consecutive, si può anche sopportare una minestra magra dopo aver banchettato bene altri anni. L’importante, ripeto, è volere il bene dell’Union. Altrimenti i dirigenti si stufano e a quel punto non ci sarà niente da commentare».
Domenica al Boscherai arriva la Virtus Bolzano e avrete 4 o 5 assenti sicuri.
«No alibi. Undici ragazzi da serie D li abbiamo, riserve comprese. Guai se non restiamo coesi in momento così». —
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