Grande delusione Dolada: l’A1 sfuma all’ultima fatica

La Quadrifoglio batte 15-12 i pontalpini e festeggia l’accesso alla massima serie. 

Il ct Reolon: «Pagato qualche assenza. Molto difficile l’ipotesi del ripescaggio»

Nicola Pasuch
La Dolada Seribell
La Dolada Seribell

TORRE DI PORDENONE

Ancora una volta il Dolada Seribell accarezza il sogno-promozione ma si ferma a pochi centimetri dalla serie A1 di bocce.

A Torre di Pordenone la squadra pontalpina perde la finale della zona Est contro la Quadrifoglio.

Finisce 15-12 per la squadra di Fagagna, che approda in massima serie al pari del Rosta (anch’esso vincente per 15-12, ai danni della Chiaverese, nella finale della zona Ovest). I bellunesi restano in A2, malgrado l’ennesima stagione da ricordare.

LA FINALE

Nel primo giro dei giochi tradizionali le due squadre si spartiscono equamente la posta in palio. Il Dolada si aggiudica la terna (11-5 per Basano, De Vecchi e Olivato nei confronti di Banelli, Casarsa e Ziraldo) e il primo individuale (11-8 per Di Tos contro Scialino). La Quadrifoglio fa sue la prima coppia (10-4 per Monaco e Ziraldo ai danni di Mauro Carlin e Tiso) e il combinato (25-23 per Mezzaroba su Frare).

Nella parte centrale, in cui solitamente i pontalpini sono superiori agli avversari, il Dolada risente dell’assenza di Fabio Carlin e perde quattro prove su cinque.

Alla squadra di Fagagna, infatti, vanno la staffetta (46-37 per Mezzaroba e Ziraldo contro Basano e Lorenzetto), il secondo tiro di precisione (11-8 per Scialino su De Vecchi), il primo (38-30 per il solito Mezzaroba su Basano) ed anche il secondo tiro progressivo (36-25 per Ziraldo nei confronti di Lorenzetto). I bellunesi, dal canto loro, hanno la meglio solamente nel primo tiro di precisione (29-7 in favore di Frare su Banelli). Nell’ultimo giro dei giochi tradizionali i bellunesi, indietro 12-7, non riescono, per poco, a ribaltare il risultato.

Il Dolada ci prova e ci va molto vicino, ma la rimonta non si perfeziona. Non bastano, infatti, i successi di Mauro Carlin nel secondo individuale (10-5 ai danni di Ellero) e di Divina e Tiso nella terza coppia (10-7 contro Mezzaroba e Ziraldo). Quando Monaco vince il terzo individuale (11-3 a discapito di Frare) non c’è più nulla da fare per i bellunesi, che nella seconda coppia si fermano sul 5-5 con De Vecchi e Di Tos opposti a Sostero e Ziraldo.

LE PAROLE DEL CT REOLON

«Purtroppo l'indisponibilità di qualche giocatore per infortunio non ci ha aiutato», commenta il ct e vicepresidente Andrea Reolon, «mentre, dall’altra parte, i nostri avversari sono stati perfetti. Sono migliorati molto rispetto a qualche settimana fa e su questo non possiamo davvero dire nulla. La combinazione di questi due fattori ha portato a questo risultato. Nell’ultimo giro ci serviva vincerle tutte e quattro per ribaltare il risultato. Purtroppo, quando ne abbiamo persa una, non c’è stato più nulla da fare. Possibilità di essere ripescati? Ora direi di no: a meno che non succedano cataclismi, non credo ci sia questa ipotesi in ballo».

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