«Ho visto Astori a Udine, ci avrebbe dato la maglia»

Il racconto di Alberto Dalla Corte del torneo Dona 1 sorriso, uno degli ultimi a vedere il difensore della Fiorentina: «Era disponibile e generoso: poche parole ma tanti fatti»

BELLUNO. «Ero a Udine sabato. Una serata come tante altre: ormai era la ventesima volta che incontravo le squadre in Friuli. Astori mi riconosce e ci accordiamo per Fiorentina – Spal: avrebbe consegnato la sua maglia ad un mio amico, magazziniere dei biancoazzurri. Poi, mentre stava tornando nella sua stanza, mi viene in mente che ho dimenticato di fargli firmare il nostro libretto. Lo chiamo, lui si gira, ma gli dico: “La prossima volta dai, non importa”. Purtroppo non ci sarà una prossima volta».

Alberto Dalla Corte ancora non riesce a crederci. Proprio lui, che assieme a tanti e tanti volontari fa sorridere i bambini meno fortunati con Dona 1 Sorriso, da domenica mattina proprio non riesce ad essere felice. Anzi, il dispiacere e l’incredulità hanno preso il sopravvento. Perché Davide Astori era un suo amico. O meglio, un amico di tutta la grande manifestazione che da anni aiuta i giovani in situazioni di bisogno nel Bellunese. Dalla Corte è stato dunque tra gli ultimi a parlare con il difensore viola, non poteva certo sapere del beffardo destino che sarebbe toccato ad Astori solo qualche ora dopo. All’ora di pranzo di quella che doveva essere semplicemente una domenica come tante altre, la notizia più dolorosa che potesse ricevere gli è arrivata addosso e ancora adesso non riesce a darsi spiegazione.

«Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo la prima volta lo scorso giugno, durante il ritiro della nazionale prima di Italia – Liechtenstein sempre a Udine. Arrivato in hotel, Astori era lì ad aspettarmi e la chiacchierata è stata molto piacevole, breve, senza tanti fronzoli. Gli ho spiegato cosa fosse Dona 1 Sorriso e come vengono utilizzate le maglie che ci vengono donate. Dopo aver fatto autografare la maglia che aveva raccolto per noi Alessandro Gazzi, abbiamo parlato di altre cose e ci siamo salutati con una grande stretta di mano. Le prime impressioni erano state subito di un ragazzo disponibile, gentile, generoso: una persona di poche parole ma tanti fatti, ai quali basta dire le cose una volta sola».

Così, dopo aver rotto il ghiaccio, Dalla Corte era tornato ad incontrare Astori proprio sabato sera.

«Le grandi manovre in vista dell’edizione 2018 di Dona 1 Sorriso sono già in atto. Così sono sceso ad Udine per parlare con Astori, Benassi e Murelli (vice di Pioli ndr) , come visita di cortesia e anche per portar loro un nostro omaggio».

Gazzi e l’ultima maglia. Dona 1 Sorriso, ogni anno, raccoglie svariate migliaia di euro con il torneo 3 contro 3 a Pian dei Castaldi, all’interno del quale viene effettuata la maxi lotteria delle maglie. Tutti cimeli originali dei più grandi sportivi nazionali e internazionali.

«Come succede di frequente, abbiamo diversi amici testimonial che durante l’anno ci aiutano raccogliendo alcune maglie, scambiandole direttamente a fine partita. Qui bisogna fare una doverosa precisazione; le magliette ai calciatori non vengono regalate, anzi loro le pagano, compresi i casi di donazione a scopo benefico. Persino se la società ti obbliga a lanciare la maglia ai tifosi questa viene messa in conto. La maglia di Astori, in palio nella lotteria 2017, è stata scambiata con Gazzi dopo Palermo – Fiorentina e firmata appunto da Astori, durante l’incontro della scorsa estate. Il caso ha voluto che non sia stata ritirata dal vincitore, e così l’abbiamo in “magazzino”. Di rimetterla in palio non se ne parla, stiamo valutando il dafarsi, ma non è facile. Proprio per questo lunedì ho chiamato Gazzi chiedendogli dei consigli su come comportarmi. Tra l’altro, durante la telefonata mi ha detto che quella con Astori è stata l’ultima maglia da lui scambiata in serie A».

I nostri tre amici. Tutto il direttivo di Dona 1 Sorriso ha voluto poi allargare il pensiero ad altri due amici scomparsi improvvisamente.

«Non ci sono parole», scrivono. «È una frase che hanno detto gli amici di Bolzano Bellunese, quando è mancato Paolo Da Rold poco meno di un anno fa. La stessa frase ripetuta dagli Amici del Gioz e dei Giardini veterani la sera in cui, sul campo del Fiori Barp, ci ha lasciato Davide Cattonar. Questa frase ora la usiamo noi, perché un ragazzo a cui eravamo legati se ne è andato. Tre persone diverse, ma con alcune cose in comune, come la generosità e un cuore grande. Purtroppo però un cuore maledettamente fragile e che, così come per altre 50000 persone in Italia ogni anno, fa lo stesso bruttissimo “scherzo”. I due Davide hanno poi in comune il fatto di aver lasciato qui 2 piccoli angeli. Da genitori e papà quali siamo, questo ciò fa rabbrividire. Noi tutti di Dona 1 Sorriso non amiamo porre l’attenzione su questioni più grandi di noi, non vogliamo strumentalizzare le cose, tendiamo ad essere restii nel pubblicare qualcosa che potrebbe toccare certe corde. Ma in questo caso non ci possiamo esimere, anche per ricordare con la giusta attenzione tre persone speciali».

Di certo adesso tutti e tre sono lì, vicini e pronti a dare dall’alto una mano agli organizzatori di Dona 1 Sorriso. E sicuramente ora Alberto Dalla Corte e tutti gli “angeli” della manifestazione di Pian dei Castaldi dei primi di luglio avranno un motivo in più per fare del bene a chi ha più bisogno.

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