Hockey: Cortina, De Bettin ha voltato pagina
Il capitano: «L'ultima stagione è nata male dall'inizio; ma ci è servita da lezione»
Giorgio De Bettin capitano del Cortina hockey
CORTINA.
Amico pubblico numero uno. Perché il Cortina fatica a trovare uno sponsor principale? Il capitano biancoceleste Giorgio De Bettin fa notare che anche il Valpusteria ha problemi con le grosse aziende; in compenso si è permesso un marchio diverso sulla maglia per ogni mese di stagione regolare e, nei play off, si sta appoggiando a un concessionaria Fiat. Con una differenza, però: «Sostanziale. Sia il Valpusteria che il Valpellice hanno tanta gente al palaghiaccio, cosa che a Cortina non succede - dice per esperienza il graduato biancoceleste - un conto è avere cento abbonati e un altro mille, questione di visibilità. Senza dimenticare che i pusteresi hanno aiuti anche dalla Provincia autonoma e sulla maglia della Valpe c'è scritto Regione Piemonte, mentre noi non possiamo fare affidamento su queste entrate; e detto anche che l'Alto Adige deve aver fatto tagli. Noi dovremo essere più bravi ad attirare la gente, a parte la passione in più che possono avere i tifosi dei lupi o i torresi».
«Muoversi subito».
Il Cortina è tornato al via. Uscito dai play off per il secondo anno di fila, è di nuovo a caccia di questa impresa o di questa fabbrica disposta a legare il proprio nome all'hockey: «L'anno scorso ci eravamo ritrovati proprio all'ultimo momento con l'iscrizione e il mercato. Quest'anno so che la società ha già cominciato a guardarsi intorno, per garantirsi delle certezze in più. La speranza è che non ci si debba ritrovare nelle stesse condizioni dello scorso autunno, quando siamo partiti con un roster che nei primi mesi non si sarebbe dimostrato all'altezza».
Un punto, 16 partite.
Un avvio con le gomme sgonfie e il freno a mano tirato: «Siamo rimasti a quota 1 per qualcosa come 16 partite, il punto strappato contro il Fassa, quando ormai pensavamo di aver vinto. Abbiamo sofferto tantissimo e, allo stesso tempo, buttato via alcune occasioni importanti».
La grande rimonta.
Quando sono arrivati Branda e Posmyk, la squadra di Douglas McKay ha cambiato marcia e recuperato molto: «E' cominciata la riscossa e siamo arrivati all'ultima giornata a giocarci la qualificazione ai play off con l'Alleghe. Siamo rimasti in corsa fino a venti secondi dalla fine, quando Kovacevic ha segnato a porta vuota. In precedenza, c'era stato qualche episodio negativo molto pesante, tipo il gol di mano del Pontebba. Qualche punto in più e ce l'avremmo fatta noi».
Vacanze anticipate.
E' passato l'Alleghe, che cinque partite in più le ha fatte contro il Valpusteria. Ferie per i biancocelesti. Ieri è ripartito anche Brian Sipotz, l'ultimo all'imbarco del gruppo di giocatori stranieri: «Una sensazione molto brutta l'essere già fuori da tempo - conclude De Bettin - dopo aver fatto tutto quello che potevamo. La piccola soddisfazione è stata quella di arrivare all'ultima, spendendo molto meno dei nostri cugini dell'Alleghe. A Cortina, la prima cosa che la società ha fatto è stato ridurre gli ingaggi e questo credo che lo sappiano tutti molto bene. Ce la siamo cavata con quello che c'era e questo è il massimo che siamo riusciti a conquistare».
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