I volontari del Giro delle Mura più forti di tutte le avversità

Il presidente Slongo orgoglioso del suo team: «Spettacolare vederlo all’opera. La paura di sbagliare era elevata»  

FELTRE. È stata l’edizione più sofferta, ma forse anche la più bella in trent’anni di Giro delle mura. : «È andata oltre le più rosee aspettative», sottolinea il presidente Gianpietro Slongo. Tutti i volontari e i vigili del fuoco sono stati costretti agli straordinari per gestire la situazione, prima venerdì sera quando il temporale ha fatto annullare la manifestazione “Sport sotto le stelle”, ma non ha fermato la Urban trail e non ha impedito la cena di beneficenza “Mura solidali”, poi nella giornata clou di sabato, quando il comitato organizzatore ha dimostrato di saper correre più veloce della pioggia, spinto dalla passione per regalare tante emozioni.

«La cosa spettacolare per me è vedere all’opera il gruppo dei volontari, a cui non so nemmeno che aggettivo dare. Immensi, perché qualsiasi decisione prendi, loro rispondono presente e arrivano dappertutto. Sono amici e collaborano sempre», sottolinea il presidente dell’associazione Giro delle mura, che racconta due giorni di tensione di fronte alle previsioni di piogge e temporali. «La paura era quella di sbagliare qualcosa. La preoccupazione era tanta, sabato ci siamo riuniti tre volte durante la giornata per decidere cosa fare, in linea diretta con la Protezione civile, seguendo l’uscita dei bollettini meteo. Eravamo indecisi, ma alla fine hanno corso tutti. Non è stato semplice prendere una decisione del genere».

Oltre ai top runners, c’è il fascino della Urban trail che ha aperto la due giorni di Giro delle mura mettendo insieme 730 partecipanti, c’è il cuore dei gladiatori della corsa su strada (170 gli amatori al via), c’è la forza dei vigili del fuoco (in 180 impegnati nella 18ª edizione del loro Campionato europeo) e c’è la finestra aperta sul futuro con i giovanissimi del Miglio dei comuni (un centinaio i ragazzi in gara). In tutto, circa 1.200 corridori di tutte le età per uno spettacolo di atletica.

È stato un Giro delle mura all’insegna dei giovani, con le stelline Yeman Crippa (classe 1996) e Yohanes Chiappinelli (1997), entrambi freschi medagliati di bronzo ai campionati Europei, a salire sul primo e sul secondo gradino del podio del giro lungo da 10 km, con Eyb Faniel (nato nel 1992) terzo. La gara non ha tradito le attese, così come è stata avvincente e spettacolare la staffetta Running seven laps, vinta da un super Joao Bussotti in coppia con Laura Dalla Montà.

Quella dei trent’anni è stata un’edizione da trenta e lode, «in cui le lodi vanno ai volontari». Il pubblico non si è fatto scoraggiare e in tanti hanno seguito le gare con gli ombrelli aperti lungo il percorso. «Non mi aspettavo che venisse tutta questa gente nonostante la pioggia», commenta Gianpietro Slongo, che ormai da qualche anno aspetta di cedere il testimone della presidenza e vorrebbe riuscirci per l’edizione del 2019, anche se pensare già al prossimo anno è difficile: «Adesso non saprei dire. Sono fatto per stare al lavoro sulla strada, non riesco a fare il presidente incravattato». —

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