Il Belluno sa difendersi bene in B2
Volley femminile. Canzian: «La squadra sta crescendo, positivi i primi mesi»
pallavolo femminile Belluno
BELLUNO. Un Natale sereno, a debita distanza dalla zona calda. È quello che ha trascorso il Cortina Express Pallavolo Belluno. La squadra neopromossa nel campionato nazionale di B2 femminile ha mandato in archivio le prime dieci giornate con sedici punti e un ottavo posto molto rassicurante. La zona retrocessione è indietro ben nove lunghezze e dal De Mas si guarda con fiducia al 2018. Anche coach Alberto Canzian, che poco meno di sei mesi fa è stato ingaggiato dalla società del presidente Andrea Gallina, è soddisfatto di questa prima fetta di stagione.
«Aver ottenuto 16 punti, a tre giornate dalla fine dell’andata, è molto positivo. La squadra è stata costruita in estate per centrare la salvezza in tranquillità ed è quello per cui stiamo lavorando. Direi che siamo in linea con i programmi. Essendo l’obiettivo primario quello di arrivare a quaranta punti, che dovrebbero valere la salvezza, cerchiamo di raggiungere almeno quota 20 nelle tre gare che ci mancano in questo girone d’andata».
È partita Isabella Rossi, che non aveva trovato molti spazi, ma nel frattempo ha recuperato la forma migliore Elena Robazza. «Da quando abbiamo potuto integrare pienamente in rosa Robazza le cose sono migliorate. Avere due giocatrici importanti in zona 4 è, evidentemente, fondamentale per noi, perché è da lì che arrivano gran parte dei punti». Resta un unico neo: il rendimento lontano dal De Mas. Il Belluno ha totalizzato appena un punto, peraltro contro la favoritissima Imoco San Donà. «Ma alla ripresa del campionato, a gennaio, giocheremo subito in trasferta ed avremo l’ennesima occasione per cercare di sfatare questo tabù e trovare la prima vittoria esterna. Ci stiamo allenando per riuscirci. Il nostro problema? Abbiamo poco coraggio di rischiare in battuta, fuori casa, mentre al De Mas abbiamo più riferimenti. In trasferta aggrediamo meno. E, di contro, le avversarie sono a loro volta più aggressive».
Dove è cresciuto questo Belluno, formato sì da giocatrici d’esperienza (da Maschio a Baldessin, da Munarin a Belliero), ma anche da giovani bellunesi di prospettiva? «Abbiamo cercato di lavorare fin da subito sul cambio palla. Ora stiamo provando qualche soluzione in più in attacco, con un gioco più veloce e palle un po’ più spinte. Credo sia un’evoluzione fisiologica. Soprattutto, però, stiamo imparando a venire fuori dai momenti di crisi che possono capitare durante le partite. A proposito delle giovani, il nostro secondo obiettivo stagionale è quello di farle crescere. Per questo vogliamo inserire qualche ragazza dell’under 16 che gradualmente sta già cominciando ad allenarsi con la prima squadra».
Mercoledì il Belluno farà visita al Bassano, di B1, per un’amichevole che servirà a ritrovare il clima-partita.
Nicola Pasuch
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video