Il Cadore agguanta la Fulgor Farra al 91’

Seconda R. Recupero noioso per un tempo e mezzo. Poi c’è il gol di Alpago e quasi allo scadere il pari di Corianò

FARRA D’ALPAGO. Succede tutto nelle battute finali. Infatti dopo 80’ in cui le squadre hanno badato soprattutto a non farsi male, arriva il vantaggio dei padroni di casa con Alpago che pesca il jolly.

Sembra fatta per gli uomini di Bolzan, che sfiorano anche la seconda segnatura. Invece no. Nel momento in cui cominciano a scorrere i titoli di coda sull’incontro, arriva il pareggio di Corianò. Con questo punto la Fulgor Farra raggiunge l’Alpina al settimo posto, invece il Cadore consolida la terza piazza anche se deve ancora recuperare con il Comelico.

In realtà la partita è stata sotto certi aspetti “falsata” dalle condizioni del terreno di Farra d’Alpago, al limite della praticabilità. La fascia destra del campo (quella situata a ridosso delle tribune) era completamente ghiacciata ed anche alcuni punti, di entrambe le aree di rigore, risultavano essere particolarmente scivolose.


Meritano quindi un plauso tutti i giocatori scesi in campo, visto che sono usciti senza conseguenze fisiche giocando su un terreno dove hanno dovuto improvvisarsi pattinatori per mantenere l’equilibrio. È certo che dal punto di vista del gioco e dello spettacolo si sarebbe vista una partita diversa se si fosse giocato in condizioni migliori.

La partita nel primo tempo non offre grosse emozioni. In questa frazione le due squadre non impensieriscono i portieri che sono chiamati esclusivamente a compiere interventi d’ordinaria amministrazione. Fa eccezione l’azione ben congeniata dalla Fulgor Farra al 26’, in cui Bernabè è chiamato in causa per respingere un diagonale ravvicinato di Bortot. Tolte le fasi finali, nel secondo tempo il copione non cambia di molto.

Il Cadore ci prova con El Mezuari impegnando Burlon a terra. Rispondono i padroni di casa con De Pin che, a tu per tu con Bernabè colpisce il palo in diagonale, sulla respinta Padovan insacca in fuori gioco.

Si arriva così all’82’, quando Bortot pesca sulla sinistra il neo-entrato Alpago che, dopo essersi aggiustato la palla entra in area ed inventa un diagonale potente e preciso che scavalca l’estremo ospite e termina in fondo al sacco. L’undici di casa potrebbe chiudere la partita durante un contropiede di Bortoluzzi che, sfuggendo al diretto marcatore in area, inventa un pallonetto che, a portiere battuto termina sulla traversa.

Gol sbagliato, gol subìto: il vecchio proverbio non sbaglia mai. In pieno recupero, durante l’ultimo attacco della compagine cadorina, un cross di De Mattia dalla destra pesca Romanò a centro area dove svetta di testa e firma il pareggio.

Poi c’è solo il tempo del triplice fischio finale del direttore di gara.
 

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